Tragedia a Cardito, il patrigno di Giuseppe al giudice: “Con Valentina convivenza difficile, ho perso la testa”

Il 24enne, assistito dall'avvocato Michele Coronella, ha risposto alle domande del gip del tribunale di Napoli Nord

L'ambulanza davanti al palazzo in cui si è consumata la tragedia in via Marconi, a Cardito. Nel riquadro a sinistra Tony Badre Essobti, a destra il piccolo Giuseppe, 8 anni, trovato morto sul divano dell'appartamento

Ha risposto alle domande del giudice. Tony Essobti Badre, durante l’udienza di convalida (clicca qui per leggere), ha ripercorso i momenti della barbarie: “Ho colpito i bimbi con calci e pugni ed anche con il manico della scopa. Sono distrutto, ho perso la testa”.

Al gip ha spiegato che Valentina Casa, la sua compagna e mamma del piccolo Giuseppe, aveva cercato di fermarlo. Ma la donna non era riuscito a bloccare la furia dell’uomo. Entrambi però avrebbero sottovalutato le ferite che avevano causato al bambino di 6 anni e alla sorellina, ricoverata ora al Santobono.

Nel corso dell’interrogatorio il 24enne, assistito dall’avvocato Michele Coronella, ha tracciato anche la sua relazione con Valentina: un rapporto complicato, caratterizzato da una convivenza difficile.

La follia di domenica che ha portato alla morte Giuseppe non sarebbe stato l’unico episodio di violenza messo in atto da Tony ai danni dei figli della convivente: stando ai racconti dei vicini di casa i piccoli erano stati maltrattati anche in altre occasioni.

A coordinare l’inchiesta, realizzata dai poliziotti del commissariato di Afragola e della Questura di Napoli, è il pm Paolo Izzo della procura di Napoli Nord. Al momento il 24enne è ristretto presso il carcere di Poggioreale.

Ai microfoni di Sky il fratello della mamma della vittima ha detto che adesso “la priorità è tutelare i bambini”. Perché Valentina, oltre alla giovane travolta e sopravvissuta alla rabbia di Tony, ha pure un’altra figlioletta di 4 anni.

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