ROMA – È entrata in ‘Gazzetta Ufficiale’ il 29 gennaio scorso e i dati che la riguardano sono già incredibili. È la quota cento, uno degli obiettivi dichiarati del governo gialloverde che consente il pensionamento a 62 anni dopo aver accumulato 38 anni di contributi.
Le parole di Matteo Salvini su ‘quota 100’
“Sono stati 8 mesi entusiasmanti, faticosi, impegnativi – ha detto il ministro Matteo Salvini – ma vedere la gente in coda da giorni per riprendersi la sua vita grazie alla legge che abbiamo fatto mi riempie il cuore di gioia e di soddisfazione”. Dati ‘monster’ in Campania dove al momento le richieste pervenute all’Inps sono state 1121. A farla da padrone Napoli, dove sono state registrate 556 domande, mentre a Salerno sono state 223 e a Caserta 136. Numeri invece più bassi ad Avellino (117) e a Benevento (89). Mancano ancora diversi provvedimenti da approvare per rendere operativo il decreto i dati già parlano chiaro.
I dati, le richieste, la situazione generale
Una situazione di non facile lettura perché da un lato bisogna fare i conti con l’evidente ‘invecchiamento’ dell’età media dei cittadini, ma dall’altro con i problemi dovuti alla carenza di lavoro che si è fatta particolarmente sentire nelle aree interne. E quest’ultimo dato, dunque, potrebbe in ogni caso generare delle difficoltà a raggiungere i requisiti sia anagrafici che contributivi per il ‘quota 100’. Numeri molto importanti sono arrivati dalle statistiche compiute nella Regione Sicilia. Qui, infatti, sarebbero circa 30mila coloro che hanno i requisiti per accedere alla quota 100. Un dato molto significativo considerando che nell’intera Penisola le previsioni parlano di 350mila lavoratori pronti a chiedere il pensionamento. A questo, inoltre, va aggiunto che tra Palermo e le altre province siciliane sarebbero addirittura 240mila i possibili beneficiari del reddito di cittadinanza.
