ROMA – Venti punti di penalizzazione in classifica nel campionato di serie B appena concluso: è questa la sentenza della Corte di appello della Figc per il Palermo, accusato di illecito amministrativo. La squadra siciliana era stata condannata in primo grado alla retrocessione in C. Per effetto di questa sentenza, invece, retrocede il Foggia oltre al Padova e il Carpi. Il playout per la quarta retrocessione sarà tra Salernitana e Venezia
Pena ridotta
Ridotta la pena per il Palermo, dunque. Dalla retrocessione in Serie C a una forte penalizzazione in classifica nell’ultimo campionato di Serie B. Sono 20 i punti di penalizzazione in classifica comminati al club rosanero (oltre ad una ammenda di 500mila euro), tanto basta per evitare da un lato la promozione in Serie A ma dall’altro la retrocessione nella terza serie professionistica. Una decisione, presa dalla Corte presieduta da Luigi Caso, vice del dimissionario Sergio Santoro, che riabilita la disputa dei playout del campionato cadetto inizialmente sospesi dal consiglio direttivo della Lega di B. Per effetto di questa sentenza, infatti, retrocede il Foggia oltre a Padova e Carpi. Il playout per la quarta retrocessione sarà tra Salernitana e Venezia.
Classifica Serie B aggiornata
Brescia 67; Lecce 66; Benevento 60; Pescara 55; Verona 52; Spezia 51; Cittadella 51; Perugia 50; Cremonese 49; Cosenza 46; Palermo (-20) 43; Crotone 43; Ascoli 43; Livorno 39; Venezia 38; Salernitana 38; Foggia 37; Padova 31; Carpi 29.
La sentenza completa
Nel corso della medesima udienza sono state ridotte le sanzioni per Giovanni Giammarva (1 anno di inibizione), Anastasio Morosi (3 anni di inibizione). Infine, in parziale accoglimento del ricorso in appello del Procuratore Federale e del Procuratore Federale Aggiunto verso la declaratoria di inammissibilità del deferimento nei confronti di Maurizio Zamparini, la Corte ha disposto la restituzione degli atti al TFN – Sezione Disciplinare.
Salernitana promette battaglia
Non è bastato il tentativo del procuratore federale Giuseppe Pecoraro di rafforzare l’accusa al Palermo fornendo una sentenza di rigetto della custodia cautelare per Zamparini emessa dalla Cassazione. Poco dopo la fine del processo, l’avvocato della Salernitana Gian Michele Gentile, aveva avvertito: “Ci batteremo per evitare che si facciano i play out. Il decreto monocratico del Tar? Vedremo se verrà confermato nel merito a giugno e se potrà essere messo in discussione”, ha detto Gentile affermando che comunque “la Salernitana proverà a impugnare quel decreto innanzi al Consiglio di Stato. Ci stiamo lavorando”. Gentile però aveva anche chiarito: “Questo se il Palermo non si dovesse salvare, altrimenti i playout si giocherebbero”. La Salernitana, ma anche Palermo e Foggia, potrebbero fare immediato ricorso di sospensiva della sentenza al Collegio di Garanzia come ultimo passo in seno alla giustizia sportiva. Domani si discuterà della questione playout anche in Consiglio direttivo di B che anticiperà il Consiglio federale, ma la sentenza di oggi toglie diverse castagne dal fuoco alla politica del pallone e consente, essendo decisione di secondo grado e quindi subito esecutiva per Lega e Figc, di poter definire già la prossima settimana i playout.
Il commento del sindaco palermitano
Oggi alle 16 presso la sala stampa dello stadio “Renzo Barbera” si terrà una conferenza stampa della proprietà del Palermo. “La giustizia sportiva ha cancellato l’assurda retrocessione in serie C, che non avrebbe tenuto in alcun conto i risultati sportivi raggiunti dalla squadra. Nel confermare la vicinanza della città e dell’amministrazione ai colori rosanero, crediamo che la promozione sia solo rimandata di un anno”. Così il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.