MILANO – L’annuncio ufficiale dell’Academy è arrivato con un tweet: Lina Wertmuller quest’anno, nella cerimonia di Los Angeles, riceverà l’Oscar alla carriera. La grande regista italiana, 90 anni, che si è sempre posta ‘fuori dal coro’ con i suoi film originali già a partire dai titoli, spesso lunghissimi e dei quali curava anche la sceneggiatura, “si è distinta in modo straordinario nella sua carriera. E ha dato al cinema un eccezionale contributo”. Questa la motivazione con la quale i membri del board del più prestigioso premio cinematografico mondiale hanno deciso di assegnare una statuetta alla regista.
La nomination nel 1977 per la miglior regia
Statuetta che per prima Lina Wertmuller sfiorò nel 1977: è stata infatti la prima donna a ricevere una nomination per la regia, per il suo film del 1976 ‘Pasqualino Settebellezze’. Lo ricorda, nel comunicato che accompagna l’annuncio degli Oscar ‘onorari’, la stessa Academy. Sottolineando che Lina Wertmuller è nota “per essersi concentrata su questioni politiche e sociali, scrivendo e dirigendo film importanti come ‘I Basilischi (1963), ‘Mimì metallurgico ferito nell’onore’ (1972), ‘Film d’amore e d’anarchia’ (1973)”.
I grandi successi di Lina Wertmuller
E il suo forse più noto e amato dal pubblico, ‘Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto’. Con la straordinaria prova di Giancarlo Giannini e Mariangela Melato. Da sempre celebre per i suoi folti capelli bianchi e per il suo restare sempre un passo più in là rispetto alla mondanità e al centro dello show business, pur con il suo grande carisma, la regista riceverà ora il premio più ambito.
Gli Oscar alla carriera
Un Oscar ‘onorario’ che quest’anno andrà anche al regista David Lynch e all’attore di origini Cherokee Wes Studi. Mentre a Geena Davis sarà assegnato il Premio Umanitario Jean Hersholt, anch’esso una statuetta dell’Oscar. Un riconoscimento dato a chi ha portato lustro all’industria cinematografica attraverso il suo impegno umanitario. L’attrice di ‘Thelma e Louise’ lo fa da anni attraverso il Geena Davis Institute of Gender in Media, un’organizzazione senza scopo di lucro impegnata nell’educare e influenzare i creatori di contenuti cinematografici e televisivi per eliminare i pregiudizi di genere.
(LaPresse/di Claudio Maddaloni)