Calcio, la madre di Zaniolo: “Rimarrà alla Roma finché la società lo vorrà”

"Rimarrà alla Roma finché la società lo vorrà"

Francesca Costa, madre di Nicolò Zaniolo

ROMA – Calcio, la madre di Zaniolo: “Rimarrà alla Roma finché la società lo vorrà”. “Rimarrà alla Roma finché la società lo vorrà”. Francesca Costa, madre di Nicolò Zaniolo, parla del futuro del proprio figlio, attualmente impegnato con la nazionale agli Europei Under 21. “Su Nicolò si è sempre fatto un caso a prescindere. E’ un ragazzo molto tranquillo che ha avuto un successo improvviso e non è stato facile gestirlo psicologicamente. Ma non c’entra il contratto – ha sottolineato in un’intervista rilasciata a ReteSport – Un ragazzo come lui ha bisogno anche di un allenatore psicologo, e Di Francesco lo è stato”.

“Con il nuovo allenatore tutto questo è venuto un po’ meno, ad esempio ha cambiato ruolo, giocando in posizioni non proprio ideali per lui. Fa male leggere certe cose, adesso come in passato. Mi riferisco alle presunte richieste di adeguamenti contrattuali, alle richieste di soldi. Tutto questo non è vero, lui non pensa a questo ma solo a fare il suo lavoro. Ho sentito anche commenti troppo esagerati dopo l’ultima gara in Under 21. Ha giocato pochi minuti dopo aver preso una brutta botta in testa”.

Le dichiarazioni su De Rossi

A proposito del rapporto con Daniele De Rossi, la mamma di Zaniolo ha spiegato che “gli era molto legato perché era un punto di riferimento nello spogliatoio. Daniele gli è stato vicino anche quel giorno che mi rapinarono a Roma – ha raccontato – Mi hanno attribuito la colpa di mettermi in mostra a discapito della tranquillità di mio figlio. Ma io avevo i miei social e non era assolutamente mia intenzione”.

“Io non mi faccio influenzare da certi commenti. Penso solo al bene di Nicolò. Caratterialmente sono sensibile ma mi sento forte rispetto a certe illazioni e commenti su di me. Possono continuare a dirmi ciò che vogliono, io penso sempre a proteggere mio figlio. Non sono ancora abituata all’idea che Nicolò sia diventato un calciatore. Lo vedo ancora come mio figlio, con le sue debolezze e le sue fragilità. So quanto non dia priorità ai soldi. Pensa solo a giocare al calcio. Fonseca? Non so se si sono sentiti, ma credo ancora no. Domani andremo a vedere la partita dell’Under 21 nonostante la sua squalifica. Era il sogno di Nicolò essere lì e partecipare a questa competizione”.

(LaPresse)

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