POZZUOLI – I consiglieri comunali di opposizione lanciano strali contro l’amministrazione, che “non garantisce i diritti dei bagnanti: molti accessi al mare sono sbarrati con cancelli e porte in ferro, acqua sporca in alcuni punti del litorale. Serve fare di più e subito”. E ora è scattata la petizione per un ‘mare libero e accessibile a tutti’. Raffaele Postiglione guida la rivolta e traccia un primo bilancio: “Abbiamo raccolto 1.000 firme in poco più di quattro settimane. Avvieremo provvedimenti mirati per un mare libero dall’inquinamento, libero dagli abusi a Pozzuoli”. In buona sostanza gli esponenti della minoranza chiedono più controlli sul litorale. Oggi la percentuale di spiagge libere e balneabili si è ridotta al 40% – è il ragionamento di Postiglione – in Liguria ed Emilia Romagna quasi il 70% delle spiagge è occupato da stabilimenti, in Campania il 67,7%, nelle Marche il 61,8%. I costi di canoni concessori sono in molti casi irrisori rispetto al giro di affari milionario. “Altro fattore sconcertante è rappresentato dal fatto che i concessionari sono sempre più interessati a fare del litorale una sala da ricevimento o un ristorante deluxe, facendo di tutto per allontanare chi semplicemente vuole farsi un bagno a mare – conclude l’esponente di ‘Pozzuoli Ora’ – una questione tutta italiana, ma Pozzuoli è purtroppo completamente in linea con gli altri Comuni. Bisogna sostenere la petizione per il Mare libero, firmando e raccogliendo adesioni il più possibile”. E’ quello che stanno facendo in queste ore i consiglieri comunali dell’opposizione, per chiedere alla maggioranza di Vincenzo Figliolia di intervenire il prima possibile.
Petizione ‘mare libero’, raccolte mille firme in quattro settimane
La minoranza: non sono garantiti i diritti dei bagnanti sul lungomare flegreo