Un lungo colloquio tra Matteo Salvini e il premier Giuseppe Conte. Un summit per capire cosa succederà al Governo dopo che la Lega, come ampiamente previsto, ha votato con le opposizioni contro la mozione presentata in Senato dal Movimento 5 Stelle. Un documento contrario alla Tav che è stato bocciato dal Senato.
Il diktat di Matteo: si fa come dico io o si va alle elezioni
Dopo questa convulsa giornata Salvini si ritrova a porre le condizioni per il futuro del Governo: o si fa come dico io o si va alle elezioni. Questo, praticamente, il diktat del leader del Carroccio, confermato dai numeri del Senato. Alla fine del summit di Palazzo Chigi si capirà che strada hanno deciso di intraprendere Lega e M5S: andare avanti con i grillini a fare da ‘valletti‘ a Salvini oppure rimettere ogni decisioni nelle mani degli italiani.
Salvini: “L’Italia con i ‘no’ non va da nessuna parte”
Attesa per il comizio di questa sera a Sabaudia, con Salvini che ha evidenziato la posizione sua e della Lega: “Non abbiamo interesse ad avere poltrone e ministeri. Ci interessa l’Italia”. Non manca però una ‘frecciata’ al M5S: “Non so cosa sarà del futuro. Di certo non dirò mai una parola contro Luigi Di Maio e Giuseppe Conte. Posso però dire che siamo al Governo da 14 mesi e per 11 mesi abbiamo lavorato insieme molto bene. Negli ultimi mesi qualcosa si è rotto e i ‘sì’ sono diventati troppi ‘no’. E l’Italia con i ‘no’ non va da nessuna parte”.