MILANO – Si chiude un’altra giornata di acquisti per Piazza Affari che ha ancora voglia di salire grazie all’effetto Conte-Bis, con il giuramento avvenuto oggi.
Piazza Affari chiude in rialzo
Il Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo dell’1% a 21.955,07 punti, proseguendo l’intonazione della seduta di ieri che si è chiusa con un balzo dell’1,6%. Inoltre, sui mercati prevale l’ottimismo sul fronte guerra commerciale in scia alla conferma che Stati Uniti e Cina terranno un nuovo ciclo di incontri a Washington a inizio ottobre, mentre già da questo mese si terranno i colloqui preparatori.
Stm in vetta
Tornando a Piazza Affari, Stm chiude in vetta con un rialzo del 6,2%, beneficiando del trend positivo del settore dei semiconduttori, dopo la ripresa delle trattative tra Stati Uniti e Cina. Inoltre, i vertici di STM, hanno confermato le stime per l’intero 2019: un incremento del fatturato pari a un miliardo di dollari nel secondo semestre del 2019 rispetto a quanto realizzato nella prima metà dell’esercizio.
Su anche il settore bancario
In forze anche oggi il settore bancario sulla scia dei nuovi minimi a 15 mesi toccati dallo spread che prova ad allungare sotto quota 150 punti base. Unicredit balza del 3,5% e Ubi banca del 3,1%. Tra i finanziari spicca anche FinecoBank (+2,7%).Fca ruggisce anche oggi in Borsa (+2,9%) trovando sponda nella possibile schiarita sulla questione dazi, ma anche sul possibile sblocco del dossier alleanze e il ritorno di fiamma tra il gruppo italo-americano e Renault. I nuovi rumor in arrivo dalla Francia parlano di un possibile imminente accordo Renault-Nissan per poi riavviare le negoziazioni Renault-Fca.
Balzo di Exor e Atlantia
In spolvero anche Exor (+2,7%) che ha chiuso i primi sei mesi del 2019 con utili consolidati per 2.427 milioni di euro, più che triplicati all’analogo periodo dello scorso anno. Il balzo dei profitti è riconducibile in parte alla quota di spettanza di Exor della plusvalenza generata dalla cessione di Magneti Marelli per 1.092 milioni di euro. Bene Atlantia (+1,1%), su cui tiene ancora banco la questione revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia.
Giù Telecom, Amplifon e Prysmian maglia nera
Sotto la parità Telecom Italia (-0,2%) che ha concluso con successo la sperimentazione, in collaborazione con Ericsson, della core network 5G cloud native presso i propri laboratori di Torino. Debole Campari (-0,6%) nonostante abbia annunciato la firma dell’accordo per l’acquisizione della società francese Rhumantilles, a seguito dell’esito positivo delle negoziazioni avviate in esclusiva con il gruppo Chevrillon. L’enterprise value dell’acquisizione è pari a 60 milioni di euro. I peggiori del Ftse Mib sono Amplifon (-3,3%) e Prysmian (-2,4%).
(AWE/LaPresse)