BRUXELLES – Gualtieri sul Mes: “Trovato un accordo di principio”. Così si esprime il ministro dell’Economia al termine dell’Eurogruppo di Bruxelles. Si mantiene sul generico nella consapevolezza che dovrà fare i conti con la realtà: ovvero che il trattato sul Mes è già congelato. Così come ribadito dallo stesso presidente dell’Eurogruppo, Centeno, nella giornata di ieri. Poi Gualtieri fa riferimento al leader del Carroccio definendo “demagogia priva di fondamento la campagna di Salvini”.
L’accordo di principio
“E’ stato definito un accordo di principio che dovrà essere finalizzato in linea con le procedure nazionali – così ha spiegato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al termine dell’Eurogruppo -. Sono fiducioso che su questa base sia possibile raggiungere un consenso nella maggioranza perché complessivamente è una situazione migliore di quella di partenza”.
L’Italia sarebbe dunque stata accontentata per la riforma del Mes, il Trattato sul Fondo salva-Stati, che rappresentava il suo primo obiettivo per far sì che il Parlamento possa esprimersi prima della firma del governo. Per poi passare al secondo tema della questione: la riapertura di un aspetto tecnico, ovvero le clausole di azione collettiva (CACs) e la cosiddetta sub-aggregazione dei titoli di Stato nell’eventualità, molto remota, in cui dovesse essere ristrutturato il debito pubblico. In terzo luogo bisognava raggiungere “la rimozione del riferimento, voluto soprattutto dai tedeschi, a una limitazione di fatto dei titoli di Stato detenuti dalle banche come condizione per approvare la garanzia europea per i depositi bancari (Edis)”
Un passo avanti
“E’ stato definito – ha aggiunto il ministro – un accordo di principio che dovrà essere finalizzato in linea con le procedure nazionali; non è stato definito mercoledì sera per consentire ora al Parlamento italiano di esprimersi. Abbiamo ottenuto una cosa importante, che è la possibilità di una sub-aggregazione dei titoli, un meccanismo che rende in qualche modo le single limb CACs più simili alle dual limb CACs; un meccanismo intermedio, una cosa molto tecnica ma che per l’Italia era importante, e che verrà menzionata nella lettera sulle conclusioni del presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno”.
Unione bancaria
“E’ stata una discussione molto lunga e difficile che si è tradotta nel fatto che dovremo continuare a lavorare su questo tema. Comunque noi abbiamo ottenuto l’eliminazione dalla ‘road map’ dei riferimenti alla modifica del trattamento prudenziale dei titoli sovrani. Quindi il lavoro sull’Unione bancaria dovrà continuare” e “richiederà lavoro aggiuntivo all’inizio dell’anno nuovo, dopo il quale sarà possibile la finalizzazione dell’accordo, e poi naturalmente la firma e la procedura di ratifica della riforma del Mes. E’ importante che anche per quanto riguarda il ‘backstop’ ovvero il fondo di garanzia del Mes per le risoluzioni bancarie, che verrà introdotto con la riforma, sono state respinte tutte le ipotesi di condizionalità; quindi si tratta di uno strumento di mutualizzazione delle risorse senza alcuna condizionalità, che è il primo caso a livello europeo”.
“E’ chiaro – ha sottolineato Gualtieri – che non si è deciso di modificare il trattamento prudenziale dei titoli sovrani. Questa posizione di alcuni Stati membri è stata accolta. Quindi si continua a lavorare, si lavorerà nell’orizzonte della legislatura europea. Da questo punto di vista non è stata presa alcuna decisione dannosa per l’Italia, e questo era molto importante: io ho sempre detto, fin dall’inizio che questa era la questione veramente importante”.
Stop all’Eurogruppo
“Ho bloccato l’Eurogruppo: abbiamo impedito di concludere finché tutti i punti che ritenevamo essenziali fossero stati definiti. In particolare sulle clausole di azione collettiva. Ho detto con chiarezza che non avrei acconsentito di chiudere finché non si sarebbero esplicitate le condizioni che poneva l’Italia, e c’è stato un negoziato intenso”.
Come funzione il Mes
Attualmente il Mes prevede che per intervenire sulla ristrutturazione del debito sovrano di un paese, le decisioni siano prese con un sistema di doppia maggioranza qualificata il (dual limb CACs): una per l’insieme complessivo dei ‘bondholder’ di qualunque tipo, e un’altra per ciascuna diversa tipologia di titoli di Stato.
La riforma
Con l’apporto di potenziali modifiche, invece, verrebbe introdotta la soppressione di questa seconda consultazione specifica dei detentori di ogni ‘tranche’ di titoli di Stato, e il passaggio a un sistema a maggioranza qualificata unica (single limb CACs), “in modo da agevolare le procedure per la ristrutturazione del debito”.