Fmi: “Pianeta in recessione, il Pil dell’Italia in caduta libera a -9,1%”

Secondo le stime del Fondo, la pandemia brucerà 9000 miliardi di dollari di Pil tra il 2020 e il 2021

©ChinaFotoPress/Lapresse

ROMA – “Il mondo è radicalmente cambiato” dallo scorso gennaio. Per questo sono cambiate anche le stime del Fondo monetario internazionale sull’andamento dell’economia e per il 2020 è prevista una contrazione globale del 3%. E’ quanto rileva lo stesso Fmi nel World Economic Outlook di aprile. Il Fmi spiega che si tratta di 6,3 punti percentuali in meno rispetto alle stime di gennaio 2020, “una revisione importante in un periodo molto limitato”. Per questo il ‘Great Lockdown’, ovvero il grande lockdow rappresenta “la peggiore recessione dalla ‘Great Depression'”, ovvero la Grande Depressione”. Per il Fmi quella causata dal coronavirus è una crisi “di gran lunga peggiore della crisi finanziaria globale”.

I dati italiani

Per quello che ci riguarda direttamente, il coronavirus determinerà una contrazione dell’economia italiana nel 2020 pari al 9,1%. Nel 2021 il Fmi stima per il Belpaese una ripresa con il Pil in aumento del 4,8%. Rispetto alle precedenti stime di gennaio, le previsioni per il 2020 sono state riviste al ribasso del 9,6%, mentre quelle per l’anno successivo sono state riviste al rialzo del 4,8%. “Questa è una crisi senza precedenti, e vi è una forte incertezza rispetto al suo impatto sulla vita e sui mezzi di sussistenza delle persone”, rileva l’Fmi. Per il Fondo, “molto dipende dall’epidemiologia del virus, dall’efficacia delle misure di contenimento e dallo sviluppo di terapie e vaccini, tutti difficili da prevedere. Supponendo che la pandemia svanisca nella seconda metà del 2020 e che le azioni politiche intraprese in tutto il mondo siano efficaci per prevenire diffusi fallimenti aziendali, estese perdite di posti di lavoro e tensioni finanziarie a livello sistemico, prevediamo che la crescita globale nel 2021 rimbalzi del 5,8%. Questa ripresa è solo parziale poiché si prevede che il livello di attività economica rimanga al di sotto del livello che avevamo previsto per il 2021, prima che il virus colpisse”.

Sintetizzando, “la perdita cumulativa per il Pil globale nel 2020 e nel 2021 a causa della crisi pandemica del coronavirus potrebbe ammontare a circa 9.000 miliardi di dollari”.

LaPresse

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