Napoli, corruzione ai concorsi per le Forze Armate e falsi certificati Covid: 14 arresti

Falsi certificati Covid per attestare la negatività e consentire la partecipazione ai corsi di formazione da tenere presso la "Scuola di formazione e aggiornamento del Corpo di Polizia e del personale dell'amministrazione penitenziaria di Portici" in provincia di Napoli.

NAPOLI – Falsi certificati Covid per attestare la negatività e consentire la partecipazione ai corsi di formazione da tenere presso la “Scuola di formazione e aggiornamento del Corpo di Polizia e del personale dell’amministrazione penitenziaria di Portici” in provincia di Napoli. Le luci della procura di Napoli sul caso si sono accese dopo aver scoperto un giro di corruzione per alcuni agenti della Polizia penitenziaria che promettevano o effettivamente procuravano a partecipanti ai concorsi per il reclutamento delle Forze armate (Carabinieri, Esercito e Aeronautica Militare) e nella Polizia penitenziaria, il superamento delle prove psico-attitudinali, a fronte della corresponsione di somme di danaro. Nel corso delle indagini che hanno portato all’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misura cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Napoli nei riguardi di 14 persone, è stato scoperto – come si evince dall’ordinanza del Gip Federica Colucci – che tre indagati in più occasioni “12 febbraio 2021, 8 maggio 2021, 21 giugno 2021)” hanno “falsificato materialmente le certificazioni di negatività al Covid-19 necessarie” per consentire ad una delle persone coinvolte nell’inchiesta e indagata la partecipazione ai corsi di formazione. Una situazione sottolinea la procura, che denota l’assoluta mancanza di scrupoli “in una situazione in cui veniva in rilievo la salute pubblica”. Inoltre si legge come le persone indagate, per questo caso specifico, non abbiano “esitato a falsificare la negatività al Covid accettando il rischio” che la persona che avrebbe dovuto partecipare al corso “pur positiva, frequentasse la scuola di formazione a Portici dove avrebbe potuto infettare persone”.

LaPresse

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