Debito, De Luca “gela” Manfredi

Lo Sceriffo spara a zero sull’arma elettorale del sindaco: il soccorso da Roma con il ‘Patto per Napoli’ resta ancora un’ipotesi

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 23-09-2020 Roma Politica Camera dei Deputati - Question time Nella foto Gaetano Manfredi Photo Roberto Monaldo / LaPresse 23-09-2020 Rome (Italy) Chamber of Deputies - Question time In the pic Gaetano Manfredi

NAPOLI – Una doccia fredda, anzi gelata: il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, interviene nel dibattito sul famigerato intervento da parte del governo per aiutare il Comune di Napoli a uscire dal tunnel dei 5 miliardi di debito. Intervento, ricordiamolo sempre, che sotto la formula propagandistica del “Patto per Napoli” è stata un’arma di campagna elettorale per il sindaco Gaetano Manfredi, ma che fino ad ora resta una pura ipotesi, considerato che gli emendamenti presentati da alcuni parlamentari grillini e di sinistra sono per ora solo un punto di partenza sul quale iniziare una discussione che dovrà coinvolgere necessariamente anche le forze di centrodestra. Ma torniamo a De Luca, che ieri alla sua maniera ha stroncato ogni velleità di Manfredi di vedere almeno in parte ridotto il debito miliardario delle casse comunali: “La discussione in parlamento sul debito del Comune di Napoli? Dobbiamo trovare una via equilibrata. Innanzitutto”, ha detto ieri De Luca, “dobbiamo presentare un’immagine di un altro Sud e di un’altra Napoli. Una Napoli che accetta la sfida dell’efficienza e del rigore quindi noi dobbiamo presentarci non in termini di richieste caritatevoli, dobbiamo presentarci come quelli che vogliono approvare un piano di risanamento finanziario e in nome di questo rigore chiedere aiuto allo Stato”. Una legnata in piena regola, quella di De Luca, che è andato oltre: “Tenete conto”, ha proseguito il governatore, “che non c’è soltanto Napoli in difficoltà, quindi togliamoci dalla testa che il governo dia un miliardo a Napoli perché poi dovrebbe dare 2 miliardi a Roma, 3 miliardi a Palermo, poi a Catania, poi a Torino. Abbiamo decine di Comuni rovinati, anche se Napoli si è coperta di gloria nei dieci anni della precedente amministrazione. Occorre un piano di rientro”, ha proseguito De Luca, “una dilazione per quanto riguarda il debito, qualcosa del debito può essere cancellato, sarebbe un atto di solidarietà per il quale dobbiamo batterci a livello parlamentare, ma dobbiamo anche dare prova che si è voltata pagina a Napoli perché questo dà credibilità alle nostre richieste altrimenti non arriverà neanche un euro”. Saranno fischiate le orecchie ai parlamentari del Pd e del M5s, che sperano che il governo si accolli almeno una parte del debito del Comune di Napoli. In realtà, qualsiasi sarà l’eventuale soluzione proposta dal governo, passerà attraverso un piano di risanamento che comporterà un aumento delle imposte che andrà a castigare i cittadini napoletani. Con il consueto realismo, De Luca lo ha detto chiaro e tondo. Nei prossimi giorni scopriremo se e in che modo il governo deciderà di sciogliere questo nodo.
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