Consumi: stop cashback non ferma pagamenti digitali, +22% in 2021 su anno

Lo stop al Cashback non ferma i pagamenti digitali, che in Italia continuano a crescere e raggiungono nel 2021 il tetto dei 327 miliardi di euro, registrando il +22% rispetto al 2020.

Foto Valerio Portelli/LaPresse 01-10-2019 Roma, Italia Def 2019 - Pagamenti elettronici contro evasione fiscale Cronaca Nella foto: Pos e carte di credito Photo Valerio Portelli/LaPresse 01 October 2019 Rome, Italy Def 2019 - Electronic payments against tax evasion News In the pic: Pos and credit cards

ROMA – Lo stop al Cashback non ferma i pagamenti digitali, che in Italia continuano a crescere e raggiungono nel 2021 il tetto dei 327 miliardi di euro, registrando il +22% rispetto al 2020. I pagamenti con carte contactless – anche nei negozi fisici – si confermano protagonisti arrivando a 126,5 miliardi di euro, seguiti da quelli effettuati in negozio tramite smartphone, che segnano oltre 7 miliardi di euro e raddoppiano il loro valore rispetto all’anno precedente (+106%). A fotografare la dinamica del comparto è l’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, presentato in occasione del convegno ‘Innovative Payments: the new normal’.

“La pandemia da Covid-19 ha colpito molto duramente diversi comparti economici, ma non ha bloccato il mondo dei pagamenti elettronici” ha spiegato Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico. Questi ultimi, infatti, “hanno fornito ai cittadini italiani e non solo i mezzi per effettuare sempre più acquisti online nelle fasi di lockdown e sempre più pagamenti ‘contactless’ al momento delle riaperture dei negozi”. Eppure, il divario nei confronti degli altri Paesi europei in quanto a transazioni pro-capite è peggiorato, ha detto Pagano, sottolineando che L’Italia, superata già nel 2019 dalla Grecia e nel 2020 dalla Germania, “è scesa al 25° posto – su 27 – nella classifica continentale e precede solamente la Romania e la Bulgaria, che hanno però crescite nell’anno superiori alla nostra”.

Uno dei driver della crescita rilevata nei primi sei mesi del 2021 era stato proprio il Cashback, utilizzato da quasi 9 milioni di italiani, pari a circa il 18% della popolazione maggiorenne. Iniziativa che però nel secondo semestre dell’anno è stata inizialmente sospesa e poi definitivamente cancellata dal governo Draghi, a favore di misure di incentivo per i commercianti. Ma i numeri riportati dall’Osservatorio dimostrano che il cambio di passo verso la digitalizzazione sembra essere ormai definitivo. “L’effetto ‘rimbalzo’ rispetto all’emergenza pandemica del 2020 è sicuramente una componente importante, ma è in termini relativi che la crescita risulta ancora più apprezzabile” ha affermato Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments. Nel 2021, infatti, l’incidenza dei pagamenti elettronici sui consumi delle famiglie arriva a quota 38%, con una crescita di ben 5 punti percentuali. “Appare quindi evidente – ha evidenziato Portale – come l’effetto combinato della pandemia, ovvero l’attenzione verso i metodi contactless e la necessità di sfruttare i pagamenti online, e degli incentivi ai consumatori abbia innescato un cambiamento di abitudini da parte degli italiani”.

La fortuna dei pagamenti contactless – ha rilevano l’Osservatorio – è dovuta in larga parte alla diffusione delle carte e dei Pos abilitati, spinta a sua volta dall’innalzamento del limite per i pagamenti senza Pin dai 25 euro ai 50 euro, e rafforzata, nel corso del 2020 e del 2021, dai timori legati al Coronavirus e al possibile contagio dovuto al “contatto”. La fiammata dei Mobile e Wearable Payments in negozio – cioè i pagamenti da smartphone o da oggetti indossabili, come gli smartwatch – è invece da ricondursi alla combinazione di una serie di fattori: semplicità, velocità e utilità, percepita nell’uso quotidiano, che portano coloro che utilizzano questi strumenti a preferirli rispetto ad altri metodi.

Polimi ha segnalato poi lo svilupparsi, accanto al concetto di Mobile Wallet, ovvero lo smartphone che va a sostituire il portafoglio fisico in molti dei suoi scopi, dei wearable, utilizzati in maniera più specifica per il pagamento contactless, ma capaci di rendere l’esperienza di pagamento in alcune situazioni ancora più veloce e semplice per il consumatore. “Tra i trend più interessanti dell’ultimo anno, il ‘Buy Now, Pay Later’ merita sicuramente una menzione, essendo cresciuto con un ritmo senza precedenti non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa. Anche in questo caso l’emergenza sanitaria, avendo accelerato gli acquisti online e la ricerca di soluzioni di pagamento più flessibili, ha avuto un ruolo fondamentale nella sua diffusione” ha evidenziato infatti Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments. Ma questa non è l’unica novità destinate a cambiare il mondo dei pagamenti: “nel prossimo futuro – ha aggiunto Asaro – le direttrici di innovazione già presenti sul mercato, come la Strong Customer Authentication (Sca), il paradigma dell’Open API e la Request To Pay (Rtp), avranno un ruolo sempre più importante. Senza dimenticare le innovazioni che probabilmente vivremo più profondamente tra qualche anno e che si potranno basare su tecnologie potenzialmente rivoluzionarie quali la blockchain e i distributed ledger, come il Digital Euro e le altre Central Bank Digital Currency (Cbdc)”.

di Martina Regis

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