MILANO – Quanto è stato doloroso per lei l’addio delle ministre Gelmini e Carfagna? “Sono ovviamente amareggiato, sia per la scelta sia per il metodo che hanno voluto seguire”. A parlare, in una intervista al Quotidiano Nazionale è Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia.
Berlusconi fa sapere che non si aspettava lo strappo: “Ho continuato a illudermi fino all’ultimo che prevalessero le ragioni della coerenza e anche della convenienza. Non mi sarei aspettato una scelta del genere da persone con una lunga esperienza politica, maturata tutta al nostro interno in ruoli di responsabilità. Hanno rinnegato non me, ma i loro elettori, la loro storia, la loro vita: un comportamento poi che non ha davvero portato fortuna a chi lo ha posto in essere prima di loro.
L’idea di un centro disancorato dal centro-destra porta ovviamente a creare un finto centro, alleato alla sinistra. Il contrario di quello che accade in Europa, di quello che chiede il PPE. L’idea di una coalizione che vada da Calenda e dalla Bonino all’estrema sinistra di Speranza certamente mi preoccupa ma al tempo stesso mi fa sorridere”.
“Il futuro governo di centro-destra avrebbe bisogno di un’opposizione seria e qualificata, non di un confuso agglomerato di sigle e di leader senza seguito. Il fatto che Enrico Letta sia pronto a seguire questa strada – avrebbe tenuto anche i grillini se appena avesse potuto – non mi stupisce ma mi preoccupa – aggiunge – Quello che mi lascia esterrefatto è che persone con la nostra storia e i nostri valori pensino di poter stare in quel progetto, in quel Campo Largo sempre più simile ad un Campo Santo”.(LaPresse)