Fisco, Salvini: “Pioggia di cartelle ora è follia, siamo il Paese delle banane”

"In questi giorni di agosto e settembre stanno arrivando milioni di lettere verdi nelle caselle della posta dall'Agenzia delle Entrate risalenti al 2016, 2017, 2018 e via dicendo".

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse Nella foto: Matteo Salvini

ROMA – “In questi giorni di agosto e settembre stanno arrivando milioni di lettere verdi nelle caselle della posta dall’Agenzia delle Entrate risalenti al 2016, 2017, 2018 e via dicendo. E’ una follia, è un attentato economico alla salute di milioni di italiani. Se aggiungiamo alle cartelle dell’Agenzia delle Entrate l’inflazione, il costo delle materie prime, l’aumento delle bollette di luce e gas, l’aumento dei carburanti rischiamo il disastro. Il centrodestra vincerà le elezioni il 25 settembre, sì. Non vorremmo andare a governare un Paese in ginocchio”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, al termine della visita all’azienda BCube di Casale Monferrato (Alessandria). “Mi è arrivata la testimonianza di un ultrasessantenne, non socialmente pericoloso che ha sempre pagato le tasse, che questa mattina si è visto recapitare 18 cartelle esattoriali – rivela quindi il leader leghista -. Siamo il Paese delle banane che con una guerra in corso e con un’epidemia in corso manda a casa di milioni di italiani le cartelle esattoriali. Non so se ci sono o ci fanno”. “Al di là del fatto che la Lega al governo opererà una definitiva pace fiscale e una definitiva rottamazione di questi milioni di cartelle esattoriali, non possiamo perdere settembre e ottobre, perché altrimenti c’è gente che si suicida se perde il negozio, se perde la famiglia”.

Per Salvini lo stop agli aumenti di luce e gas e lo stop all’invio delle cartelle esattoriali “sono due impegni che si possono prendere adesso perchè noi vinciamo le elezioni del 25 settembre, entriamo in carica a metà ottobre, ma in questo mese e mezzo rischiamo di perdere milioni di posti di lavoro”. “C’è un Governo in carica, c’è un Parlamento funzionante, ci sono istituzioni repubblicane legittimate – aggiunge -, intervenire subito e pretendere dall’Agenzia delle Entrate uno stop, una moratoria immediata all’invio di milioni di cartelle esattoriali che rischiano di essere la fine di un sistema economico”. “A sinistra c’è qualcuno che ride, c’è poco da ridere. A sinistra c’è qualcuno che cerca russi, fascisti e razzisti, noi vorremo aiutare gli italiani a lavorare e a sopravvivere. Quindi l’invito che faccio al mondo politico è di unirsi. Se il Governo trova il tempo di preoccuparsi di Ita e degli aerei, penso che possa trovare il tempo per preoccuparsi delle bollette”, conclude.

LaPresse

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