Conflitto Israele-Hamas, colpiti 230 obiettivi: “Fase significativa dell’offensiva”

L’esercito israeliano ha intensificato gli attacchi aerei nella Striscia di Gaza, mirando a 230 obiettivi di Hamas nel corso dell’ultimo giorno. Le informazioni provengono direttamente dalle Forze di Difesa Israeliane (Idf), secondo quanto riportato da The Times of Israel. Il maggiore generale Yaron Finkelman, capo del comando meridionale delle forze israeliane, ha dichiarato che l’esercito si trova in “un’altra fase significativa dell’offensiva, in nuove aree”. Gli attacchi non si sono limitati a Gaza, poiché le Idf hanno colpito anche “infrastrutture terroristiche degli Hezbollah” nel sud del Libano. Inoltre, è stata presa di mira una postazione di lancio utilizzata precedentemente per attacchi contro Israele.

La tensione è ulteriormente aumentata con il rifiuto da parte di Hamas della proposta israeliana di una settimana di tregua in cambio del rilascio di 40 ostaggi. Il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato che combattere il terrorismo non dovrebbe tradursi in un “livellamento di Gaza”, esprimendo preoccupazione per l’impatto umanitario del conflitto. Gli scontri non si limitano solo alla Striscia di Gaza, poiché un adolescente palestinese è stato ucciso dall’esercito israeliano durante scontri a Betlemme, in Cisgiordania.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in una risoluzione votata giovedì, ha chiesto “pause e corridoi umanitari urgenti ed estesi” nella Striscia, sottolineando l’importanza del rispetto del diritto internazionale per la protezione dei civili da entrambe le parti coinvolte nel conflitto. Mentre il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, si reca al Cairo per i negoziati, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato senza mezzi termini che “la guerra continuerà fino a che Hamas non verrà eliminato, fino alla vittoria”.

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