LE FOTO. Pizzo per i Mazzarella, 6 arresti. Hanno preteso 100mila euro da una agenzia di scommesse

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Salvatore Ricciardi, Vincenzo Basso, Raffaele Bove e Maurizio Virente

NAPOLI – Una richiesta di 100mila euro al titolare di un centro scommesse nel quartiere Poggioreale. Arrestati sei uomini, indiziati del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso per il clan Mazzarella. Ma andiamo con ordine. Secondo la questura, nello scorso mese di ottobre, alcuni esponenti dei Mazzarella avrebbero avvicinato il titolare di una sala scommesse nel quartiere di Poggioreale, intimandogli di corrispondere una tangente estorsiva di 100.000 euro per poter continuare a svolgere la sua attività imprenditoriale. Le indagini condotte dai poliziotti della squadra mobile (diretti da Giovanni Leuci) hanno consentito di ricostruire le diverse fasi della vicenda estorsiva, dalla preparazione, alla individuazione dei soggetti che avrebbero dovuto avvicinare la vittima, fino alla materiale esecuzione delle minacce.
Gli elementi raccolti, inoltre, avrebbero documentato il coinvolgimento – in qualità di mandante dell’estorsione – di Maurizio Virente, ritenuto dagli investigatori uno dei referenti di vertice del clan Mazzarella.

Quest’ultimo – sempre secondo le forze dell’ordine – ancorché sottoposto al regime degli arresti domiciliari, sarebbe stato in grado di gestire in maniera continua ed efficace gli interessi del sodalizio e tutte le fasi di progettazione e attuazione dell’estorsione al titolare del centro scommesse. Ieri mattina gli agenti della squadra mobile hanno eseguito l’ordinanza cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti dello stesso Virente e di Raffaele Bove, Salvatore Ricciardi, Vincenzo Basso, Felice Ferretti e Maria Febbraio. Il provvedimento è una misura cautelare, eseguita in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione.

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