Troppi morti sui cantieri, i lavoratori dicono basta: a Parma il comparto edilizia in sciopero

Qualche giorno fa un 25enne è stato ucciso da un mezzo pesante sull'A15

Morti sui cantieri, domani sciopero
Foto LaPresse

PARMA – I lavoratori del comparto edilizio si fermano. Troppi morti sui cantieri. E allora, le segreterie provinciali di Parma dei sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero del settore per domani. Il presidio avverrà davanti alla sede della Prefettura, per una durata di 8 ore, e vedrà uniti i comparti dell’edilizia, dell’industria e dell’artigianato.

Venticinquenne ucciso da un mezzo pesante, i lavoratori dicono basta

E’ di pochi giorni fa, infatti, la tragedia che ha visto perdere la vita un giovane operaio. Il 25enne stava lavorando in un cantiere dell’Autocisa, l’A15 per La Spezia, a poca distanza dal casello di Parma Ovest. Il ragazzo era impegnato in alcune operazioni di manutenzione fra la prima corsia e quella di emergenza, quando un camion che viaggiava in direzione nord lo ha centrato in pieno. Il 25enne è morto sul colpo, rendendo vani i tentativi di rianimazione effettuati dai sanitari del 118 giunti dall’ospedale Maggiore di Parma tramite elisoccorso. Si è trattato del 258esimo caso di morte sul lavoro dall’inizio dell’anno, di cui il 20% nel comparto costruzioni. Numeri da far accapponare la pelle.

La rabbia dei sindacati: “Morti sui cantieri, lì succede di tutto”

Monta, allora, la rabbia di lavoratori e sindacati. “Ci sono fenomeni nei cantieri edili che creano una serie di distorsioni tali da rendere i luoghi di lavoro campi minati: lavoro nero e irregolare, taglio di risorse alla voce “sicurezza” da parte degli imprenditori, riduzioni di controlli e ispezioni da parte degli organi preposti, ricorso a contratti diversi da quelli dell’edilizia, false partite Iva, infiltrazioni criminali nel settore”, si legge in un comunicato. Le parti in causa chiedono un rafforzamento dei controlli, l’aumento della sicurezza nei cantieri stradale e soprattutto un inasprimento delle sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro. “Quello che non possiamo permetterci davanti a queste tragedie è restare indifferenti. È una battaglia di civiltà che tutti insieme dobbiamo poter vincere”, il commento dei sindacati.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome