Scappano dopo aver svaligiato una casa. Finiscono nel giardino della villa di Berlusconi

I ladri hanno comunque proseguito la fuga e fatto perdere le proprie tracce

LaPresse - Paolo Giovannini

CASATENOVO – Si sono ritrovati in un attimo nella lussuosissima villa di Silvio Berlusconi in Brianza. Ma non era quello l’obiettivo dei ladri che sono comunque riusciti a scappare dai carabinieri che gli stavano addosso.

La dinamica

È accaduto a Casatenovo, in Brianza. Berlusconi e la compagna sono in casa. Ad un certo punto suona l’allarme. Nel giardino ci sono degli intrusi. È fine luglio, quegli uomini si trovano lì perché stanno scappando dopo aver svaligiato un’abitazione della zona. Sono braccati dai carabinieri ed allora non hanno altra scelta che scavalcare l’alto muro perimetrale della dimora di via San Gaetano di Rogoredo e poi continuare nella loro fuga. Per un attimo, però, i malviventi sono probabilmente rimasti impietriti di fronte a cotanto lusso. E non è dato sapere se gli stessi si siano effettivamente accorti di dove si trovavano oppure avessero come unico pensiero quello di sparire.

L’allarme e l’intervento delle guardie private

Il panico da parte è stato comunque tanto. Perché quegli uomini avrebbero di lì a poco potuto introdursi nella villa e provato un colpo senza dubbio milionario. Niente di tutto questo, come hanno rassicurato i carabinieri che in parte hanno continuato nella caccia ai ladri e in parte si sono fermati nel giardino della villa spiegando al leader di Forza Italia cosa fosse successo.

La verifica dei carabinieri e la situazione che è presto tornata alla normalità

Una rapida ‘chiacchierata’ in quel giardino immenso di una residenza che può contare la bellezza sette camere da letto, altrettanti bagni, una sala cinematografica, un salone per feste. Ma anche una depandance che probabilmente è stata a due passi dai ladri che hanno continuato comunque la  corsa facendo perdere le proprie tracce. Il tutto è durato pochissimi minuti, il tempo dell’intrusione, dell’allarme che è scattato e delle guardie private del cavaliere che, insieme ai carabinieri della compagnia di Merate, hanno fatto il punto della situazione. Prima che la stessa, dopo attimi di tensione, tornasse gradualmente alla normalità.

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