Ponte Morandi, i pm interrogheranno Ferrazza e Brencich. I due rischiano il posto nella Commissione ispettiva, Toninelli pronto a sostituirli

Ferrazza e Brencich hanno firmato la relazione dello scorso febbraio che dava l'ok ai lavori da eseguire sul ponte Morandi.

Foto Marco Alpozzi/LaPresse

GENOVA – E’ una traccia. E la Procura è pronta a seguirla. Gli inquirenti hanno scelto da dover cominciare: la pietro su cui fondare l’inchiesta è la relazione dello scorso febbraio nata da un incontro tra il Provveditorato alle opere pubbliche di Genova e Autostrade per  l’Italia.  Il documento che approvò i lavori da eseguire sul ponte Morandi fu firmato anche da Roberto Ferrazza e Antonio Brencich, entrambi ora componenti della Commissione ispettiva nominata dal Ministero sulle “eventuali inadempienze del concessionario”.

Ferrazza e Brencich convocati in Procura

La Procura di Genova vuole interrogarli. Dopo aver acquisito l’atto ratificato 7 mesi fa, nel quale già si parlava di usura degli stralli, i pm desiderano ascoltarli nel palazzo di giustizia. Brencich, ad onor del vero, in quell’incontro di febbraio, evidenziò che la metodologia adoperata dall’azienda, controllata da Altantia, rischiava di ‘sottostimare’ la corrosione degli stralli. Ai magistrati entrambi dovranno chiarire alcuni aspetti della relazione.

Toninelli valuta la sostituzione

Mentre gli inquirenti indagano, al vaglio di Danilo Toninelli  c’è la possibilità di sostituire i due nella Commissione ispettiva. Questione di opportunità, fanno sapere dal dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tra i papabili tecnici da allontanare c’è anche Bruno Santoro: firmò delle consulenze per Autostrade, ma si tratta di una prassi che coinvolge tanti funzionari ministeriali. La sua è la posizione meno a rischio.

Ferrazza e Brenchic non sono indagati: i due, ha spiegato il procuratore Francesco Cozza, saranno interrogati come persone informate sui fatti.

Individuare il perché del crollo è un’operazione complessa. Servirà tempo. Non una ma, verosimilmente, ad innescare la tragedia è stata una serie di concause. Quanto abbia inciso l’usura degli stralli, già conosciuta ad Autostrade almeno da febbraio, è uno degli aspetti che gli inquirenti stanno seguendo con più attenzione.

 

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