Giorgetti e le concessioni: dall’acqua minerale all’energia elettrica, lo Stato dovrà farsi valere. E con i Benetton non bisogna fare passi falsi

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: "Finora è stata una questione pro o contro Berlusconi". Giorgetti frena Di Maio sulla statalizzazione di autostrade

ROMA – “Non importa chi costruirà il ponte, ma che venga fatto bene e presto”. Giancarlo Giorgetti è stato chiaro: al Corriere della Sera il sottosegretario ha spiegato che con Autostrade per l’Italia non bisogna compiere “passi falsi”. “E’ una controporta agguerrita, con fior di avvocati”.

La grana Autostrade

Prima di parlare di statalizzazione serve comprendere se sarà possibile revocare o meno le concessione alla società dei Benetton. “Solo dopo si potrà parlare di come le autostrade vadano gestite”.

Rispetto a quello di Luigi Di Maio, il Giorgetti-pensiero ha una differenza di fondo: “Non credo che in assoluto lo Stato faccia le cose meglio del privato, né il contrario”. Dunque per i leghisti puntare alla statalizzazione non è scontato. E’ necessario muoversi con ponderazione. Senza strafare.

Le concessioni

La trageda di Genova, con il crollo del ponte Morandi, le vittime, gli sfollati e la manutenzione da potenziare, ha fornito l’assist a Giorgetti e al suo Governo per affrontare in maniera più ampia la questione ‘concessione pubbliche’. E’ l’occasione per andare oltre al settore autostrade. “Questo tema (quello delle concessioni, ndr.) ha dichiarato il sottosegretario al Corriere – è stato trattato solo per le tv. ed è sempre stata solo questione di pro o contro Berlusconi. Ma c’è molto di più. Dall’acqua minerale all’energia idroelettrica”. Alcune sono scadute. Basta proroghe. E nelle nuove gare “lo Stato dovrà farsi valere”.

L’Europa da convincere

Mentre il dibattito politico viene fagocitato da due temi controversi, come immigrati e concessioni, c’è un’Europa da dover convincere. “La legge di Bilancio – ha chiarito Giorgetti al Corsera – terrà conto dei parametri europei, ma serve flessibilità per un grande piano di manutenzione”.

Il sottosegretario alla presidenza punta sulle scuole. Sul territorio nazionale ci sono molte strutture che richiedono dei lavori. All’Ue il Governo vuole presentare un programma per garantire la sicurezza agli edifici. E alla sicurezza è difficile dire di no.

 

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