MILANO (AWE/LaPresse) – “La mala burocrazia sottrae ai piccoli imprenditori sempre più tempo e risorse per compilare un numero debordante di adempimenti e di certificati. E per onorare una moltitudine di scadenze disseminate lungo tutti i 12 mesi. Questa criticità costa al sistema delle Pmi italiane 31 miliardi di euro ogni anno”. A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia che ha ripreso i dati dell’ultima rilevazione effettuata qualche anno fa dal Dipartimento della Funzione Pubblica – Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Imprese, quanto ci costa la malaburocrazia
“Una cifra spaventosa – dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi della cgia Paolo Zabeo -. In parte imputabile anche al cattivo funzionamento della macchina pubblica che ormai sta diventando la principale nemica di chi fa impresa. Sempre più soffocate da timbri, carte e modulistica varia. Questa Via Crucis quotidiana costa a ognuna di queste Pmi mediamente 7.000 euro all’anno”.
Gli ultimi dati
In particolare la Cgia fa riferimento all’ultima indagine condotta dalla Commissione Europea sulla qualità della Pubblica Amministrazione su 192 territori dell’Ue, realizzata nel 2017. In cui le principali regioni del Centro-Sud d’Italia compaiono per otto volte nella classifica dei peggiori 20. Con la Calabria che si classifica al 190/o posto. Il territorio italiano migliore, relegato al 118/o posto a livello europeo, è il Trentino Alto Adige, seguito a pari merito da altre due regioni del Nordest, l’Emilia Romagna e il Veneto al 127/o e 128/o posto. Poi la Lombardia al 131/o posto e il Friuli Venezia Giulia al 133/o.
La situazione italiana e l’eurozona
Dai dati della Banca Mondiale (Doing Business 2018), infine, Cgia segnala che tra i 19 paesi dell’Area Euro l’Italia si posiziona al 14/o posto sulla facilità di fare impresa. In particolare, siamo all’ultimo posto. Sia per quanto riguarda il costo per avviare un’impresa (13,7% sul reddito pro capite), sia per l’entità dei costi necessari per recuperare i crediti nel caso di un fallimento (22% del valore della garanzia del debitore). Al terzultimo posto sia per quanto riguarda il numero di ore annue necessarie per pagare le imposte (238) sia per il numero di giorni indispensabili per ottenere una sentenza commerciale (1.120 giorni).
Occupiamo il quart’ultimo posto per giorni necessari per ottenere il permesso per la costruzione di un capannone (227,5 giorni). Mentre ci collochiamo al sestultimo posto per le spese in una disputa commerciale (23,1% del valore della merce).