NEW YORK – Negli Stati Uniti è ancora possibile scegliere la sedia elettrica come metodo alternativo alla morte attraverso un’iniezione letale. Ben nove Stati americani la contemplano nel caso di detenuti condannati alla pena capitale.
Negli Stati Uniti la sedia elettrica non veniva utilizzata dal 2013
L’opzione non veniva messa in atto dal 2013. Ma oggi Edmund Zagorski, 63enne condannato a morte in Tennessee ha optato per l’alternativa. L’uomo era stato condannato a morte per aver ucciso e derubato due persone nel lontano 1983. Zagorski li aveva portati con sè in un’area boschiva, promettendogli la vendita di marijuana. Arrivati sul posto, però, i due hanno trovato la morte.
I legali: “Ha scelto l’alternativa meno dolorosa”
I suoi legali avevano spiegato che in caso di iniezione “gli ultimi minuti, fra 10 e 18, della sua vita sarebbero stati un orrore assoluto, con un dolore insostenibile, probabilmente per 15-30 secondi”. Questo avrebbe impaurito Zagoroski che, così, dopo 34 anni, avrebbe preferito una “rapida e meno dolorosa fine”. Non sono poche le persone che da tempo portano avanti una battaglia contro l’iniezione letale. Il cocktail che comprende tre farmaci, nel tempo, è stato infatti oggetto di numerosi ricorsi. Si sostiene che il sedativo presente al suo interno non eviti adeguatamente di soffrire ai detenuti.