Milano – Alessandro Pitto, presidente di Spediporto, che conta 300 aziende iscritte e oltre 9000 dipendenti, ha convocato per il giorno 13 Novembre, alla vigilia del terzo mese dal crollo del Ponte Morandi, l’assemblea straordinaria “per votare la class action contro Autostrade per l’Italia ed ulteriori responsabili”. Lo comunica l’associazione in una nota.
“Siamo determinati a difendere l’interesse primario del lavoro e del nostro scalo portuale“
L’iniziativa già ventilata nelle scorse settimane ha preso forma e contenuti sulla base di una analisi legata ai danni patiti dagli Spedizionieri e da altri operatori portuali.
“Il Consiglio Direttivo di Spediporto ha votato all’unanimità l’opzione Class Action – commenta Alessandro Pitto – che ora passerà il vaglio dei soci a cui chiederemo un mandato forte ad agire in tutte le sedi civili, penali ed amministrative.
“I danni, limitati ad alcuni milioni di euro sono destinati a crescere”
Le aziende stanno lavorando per superare le mille difficoltà quotidiane offrendo alla propria clientela un servizio adeguato, i costi sono aumentati e non sarà possibile continuare ad assorbirli sui nostri bilanci“, ha proseguito il presidente di Spediporto.
“Ciò che ci unisce è il lavoro e la merce del Porto”
Con l’occasione dell’assemblea “illustreremo ai soci quanto fatto da Spediporto con l’ultimo Dl Genova – commenta Giampaolo Botta, d.g. Spediporto – a sostegno non solo degli interessi dei nostri associati ma di tutti gli operatori.
“Se ci uniamo saremo ancora più forti”
Speriamo che la nostra azione non resti isolata ma possa essere di stimolo anche ad altri penso a terminalisti, autotrasportatori ed agenti marittimi. In ultimo penso sia anche un dovere delle categorie aiutare le migliaia di aziende colpite a razionalizzare gli interventi in causa per evitare che il lavoro già enorme che grava sulla magistratura diventi insostenibile”.