MILANO (LaPresse) – Rai5, al via domani la serie televisiva ‘Rococò’. Dalle chiese meta di pellegrinaggio in Germania, ai pittori inglesi e veneziani, per raccontare un’epoca di viaggi, piacere e follia che ci ha lasciato grandi opere d’arte. Il critico d’arte e giornalista Waldemar Januszczak racconta il Rococò nella serie in onda da martedì 13 novembre alle 19.20 su Rai5. Cosa è stato il Rococò? Un movimento artistico o anche una tendenza e uno ‘stato d’animo’ che ha trovato espressione in architettura, arti figurative e stile di vita? Januszczak prova a rispondere con la consueta ironia. Facendo un viaggio nello spazio e nel tempo. Sulle tracce dei maggiori artisti di questo stile che tra XVIII e XIX secolo rappresentò l’evoluzione e l’esasperazione del Barocco.
Rai5, al via domani la serie televisiva ‘Rococò’
Con tre episodi dedicati alle novità e agli aspetti principali del Rococò – la scoperta del viaggio, la ricerca del piacere e la presa di coscienza del carico di dolore e follia nella vita umana – Januszczak intende dimostrare che quel periodo segnò, nei fatti, la ‘nascita dell’era moderna’. Partendo dalle chiese tedesche meta di pellegrinaggio. Fino agli artisti della Londra e della Venezia del ‘700. E passando attraverso la diffusione di nuove forme d’arte come la porcellana, scoprirà un’era di grande fermento culturale. Alla vigilia degli epocali mutamenti sociali dell’Ottocento. Protagonista del primo episodio è il viaggio: se un tempo solo pellegrini, mercanti e militari intraprendevano viaggi per motivi religiosi, di affari o di conquista, durante il Rococò si diffonde la passione per il viaggio di piacere, all’unico scopo di conoscere nuovi paesi e culture. E l’arte non fa che adeguarsi.
Nasce così il concetto di identità culturale europea, mentre artisti come Canaletto producono splendide vedute di città in divenire.