Coni, trattativa no stop Malagò-Giorgetti Salvini: necessari più soldi per lo sport di base

Fabrizio Corradetti / LaPresse in foto Giovanni Malago'

Roma – Una vera e propria maratona. I colloqui fra il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il sottosegretario con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti, proseguono senza sosta.

L’obiettivo è trovare la quadratura del cerchio sulla riforma del Comitato Olimpico

Il numero uno dello sport italiano vuole portare risultati concreti ai presidenti federali nel Consiglio informale convocato per domani. Non sarà un’impresa facile.

Nessuno vuole arrivare allo scontro frontale 

Il governo non ha intenzione di recedere dall’impianto generale della riforma. “Resterà lo stesso“, assicura Giorgetti. Il plenipotenziario del governo in materia di sport conferma i “passi avanti”, anche se “forse non come vorrebbe Malagò“.

Il testo della riforma, comunque, “non è il vangelo” e qualche “precisazione” ci sarà. Nella fattispecie, sottolinea Giorgetti, le modifiche interesseranno “il perimetro di ciò che è olimpico”. Parole che arrivano dopo la visita in Italia del presidente del Cio, Thomas Bach, e l’incontro con l’esponente della Lega. I suoi ‘appunti’ all’esecutivo sull’autonomia dello sport, insomma, non sono rimasti lettera morta.

Salvo colpi di scena, si fermeranno le concessioni

La ‘Sport e Salute’, società che sostituirà la Coni Servizi, si prenderà il grosso della cassa. Su questo versante l’interlocuzione riguarda le nomine dei vertici della governance. Il Comitato Olimpico spera di non essere completamente esautorato.

Ad agitare ulteriormente le acque già mosse arriva poi il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Mi auguro che si mettano meno soldi per l’alto livello e più per il basso“, dice. “E’ questo lo sport che mi interessa. Se mi sente Malagò si arrabbia, ma se ne farà una ragione“. Un’ulteriore frecciata che testimonia la sua, mai celata, poca simpatia per il numero uno del Comitato Olimpico. Dal Foro Italico non viene raccolta la provocazione e si continua a trattare. La posta in gioco è molto più importante delle battute incrociate.

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