Agguato di camorra a Napoli, ferito a colpi di pistola

NAPOLI – Il piombo continua a volare in città. Nella tarda serata di ieri a Miano un uomo, Pietro Ronga (nel riquadro), è stato ferito a colpi di pistola. Si indaga sul movente dell’agguato e al momento non si esclude alcuna pista. E nella notte tra domenica e ieri nel quartiere di Ponticelli sono stati esplosi almeno 21 colpi di pistola. Le indagini sulla stesa nel regno dei D’Amico sono state affidate ai carabinieri. I militari dell’Arma si sono portati sul posto e hanno rinvenuto e sequestrato 21 bossoli di vario calibro, a dimostrazione che a sparare sia stata più di una persona.

Una delle pallottole esplose si è conficcata in una Fiat Panda parcheggiata in strada. L’auto presentava anche il lunotto posteriore infranto. Per portare avanti le indagini, i carabinieri hanno provveduto al sequestro del veicolo danneggiato. Non sono state segnalate persone ferite. Gli investigatori stanno anche visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona per reperire elementi utili all’individuazione di chi ha fatto fuoco in via Al Chiaro di Luna. Al momento l’ipotesi più accreditata riguarda l’atto intimidatorio. A portarlo a termine, secondo le prime informazioni raccolte dai militari dell’Arma, sarebbero stati gli uomini dei De Micco, il gruppo criminale che in questo momento dispone dei maggiori mezzi per imporre la propria supremazia tra le palazzine di edilizia popolare, ad effettuare la stesa.

Secondo i carabinieri, sarebbe stato il modo per sancire la definitiva rottura tra i due clan. Infatti, sino a pochi mesi fa i D’Amico potevano considerarsi tra i gruppi satellite dei Bodo. Il rapporto, però, si è incrinato al punto che i De Micco hanno sentito il bisogno di spedire uomini nella roccaforte della cosca per esplodere colpi di pistola. Il gruppo che fa capo a Marco De Micco non intende indietreggiare nonostante il numero di nemici sta aumentando a dismisura. Infatti nelle ultime settimane è stato segnalato il rischio scissione tra i Bodo e i De Martino, i quali per anni hanno portato avanti un’alleanza volta al controllo del territorio a discapito dei De Luca Bossa. A proposito della cosca del Lotto Zero, la cellula che ha resistito agli arresti e agli agguati degli ultimi mesi, si è già attivata per risollevare il clan.

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