Airola, nube tossica: Arpac al lavoro

AIROLA – “Chiudere le finestre e abbandonare le case se raggiunte dal fumo, di non praticare sport all’aperto e evitare il consumo di frutta e verdura proveniente dal territorio o di consumarle dopo un accurato risciacquo”. Questo il monito del sindaco di Airola, Vincenzo Falzarano all’indomani del maxi incendio divampato nel pomeriggio di ieri in un deposito della sapa, fabbrica che produce pezzi di ricambio in plastica per auto. Dalle fiamme, spente solo in tarda mattinata dai vigili del fuoco si è levata una densa nube tossica che ha perfino raggiunto l’hinterland napoletano e casertano. Oggi scuole chiuse ad Airola. Stessa precauzione adottata anche dal sindaco della vicina Roccarainola che ha esortato i cittadini “a non uscire di casa”.

Arpac al lavoro
Spente le fiamme ora si tratta di capire i danni provocati all’ambiente dalla nube tossica. I tecnici dell’Arpac stanno esaminando i dati sulla qualità dell’aria grazie “all’installazione di campionatori passivi a simmetria radiale – spiega l’amministrazione comunale di del Comune di Airola – per rilevare le concentrazioni di COV (composti organici volatili) aerodispersi. Arpac sta inoltre procedendo a installare un campionatore ad alto flusso per la determinazione della concentrazione di diossine e furani nell’aria”.

Il monitoraggio dell’aria
L’Arpac sta valutando inoltre “in base all’evoluzione del quadro dei dati disponibili, di posizionare un laboratorio mobile – spiegano – per integrare il monitoraggio della qualità dell’aria nel territorio interessato dall’incendio”. Ma non è tutto. Già nei prossimi giorni, infatti, “si provvederà al campionamento dei suoli superficiali (top soil), in terreni situati lungo la direzione di prevalente dispersione della colonna di fumo generata dall’incendio per valutare eventuali impatti da ricaduta del particolato originato dalla combustione”.

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