Alessandria: maxi-discarica di rifiuti speciali scoperta nel Tortonese

I finanzieri della Compagnia di Tortona hanno scoperto un’area di oltre 25.000 mq, nei pressi dell’alveo del torrente Scrivia, all’interno della quale sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti speciali (materiale edile, rifiuti civili, pneumatici, strutture metalliche arrugginite nonché parti di arredi)

Foto LaPresse

ALESSANDRIA – I finanzieri della Compagnia di Tortona hanno scoperto un’area di oltre 25.000 mq, nei pressi dell’alveo del torrente Scrivia, all’interno della quale sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti speciali (materiale edile, rifiuti civili, pneumatici, strutture metalliche arrugginite nonché parti di arredi).

L’avanzato stato di degrado in cui sono stati trovati i rifiuti, dovuto al loro accumulo protratto nel tempo, e il loro rinvenimento in un’area adibita alla coltura dei girasoli, rappresentano un concreto pericolo di contaminazione del suolo con conseguente ripercussione sulla qualità del prodotto coltivato e, di conseguenza, sulla salute pubblica.

L’area è stata sottoposta a sequestro e l’affittuario dei terreni, titolare di un’azienda agricola, è stato segnalato all’autorità giudiziaria per attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

Nel frattempo, di concerto con l’Autorità Giudiziaria e con l’intervento del personale dell’Arpa è stato effettuato il campionamento dei rifiuti e del suolo per verificarne, rispettivamente, il grado di pericolosità e di contaminazione, condizione questa necessaria per la successiva bonifica dell’area.

Trattandosi di coltivazioni potenzialmente ad uso alimentare è stata interessata la locale Azienda Sanitaria per le opportune verifiche di competenza, al fine di tutelare la salute dei consumatori.

L’intervento, consentirà, inoltre, di procedere al recupero della cosiddetta “ecotassa”, ovvero il tributo speciale previsto per il deposito in discarica di rifiuti solidi, che si applica anche nei confronti di chi illecitamente mette a disposizione aree di terreno adibendole a discariche non autorizzate.

(LaPresse)

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