Alitalia, corsa contro il tempo per Fs: al via la trattativa su Cigs

Dopo alcuni tentennamenti, l'azienda leader nel trasporto ferroviario è scesa ufficialmente in campo con una manifestazione di interesse non vincolante. E sta attualmente esaminando le carte

Foto Filippo Monteforte AFP

ROMA (LaPresse) – Contatti, studi incrociati e riserbo assoluto. Si muove su questi binari il delicatissimo dossier Alitalia, in vista della deadline del 31 ottobre. Quando scade la procedura di vendita dell’ex compagnia di bandiera. La certezza è che Ferrovie dello Stato, dopo alcuni tentennamenti, è scesa in campo ufficialmente con una manifestazione di interesse non vincolante. E sta esaminando le carte nella data room.

Dossier Alitalia, stringe il tempo per trovare un accordo

Mercoledì c’è stato un primo incontro tecnico nello studio del legale Origoni a Roma, ma ora bisogna stringere. Il piano del governo era questo: lo Stato azionista con il 51% con il coinvolgimento di Fs, cercando una integrazione intermodale dei servizi ferro-aria. Ma serve un’indicazione strategica da parte del governo, per capire anche la composizione di una ‘Newco’ dotata di una dotazione iniziale di “tra 1,5 e 2 miliardi”. Come ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio.

L’ipotesi della conversione in equity di parte del prestito ponte da 900 milioni di euro, concesso dal precedente governo, è tutta da verificare, visto che potrebbero sorgere di dubbi di aiuto di Stato da parte dell’Europa.

Si valuta l’ipotesi di una partnership estera

I commissari sperano sempre di trovare un partner estero, in Cina o in Europa. La compagnia low cost Easyjet ha confermato di essere ancora interessata a un’Alitalia “ristrutturata” e in consorzio con altri, ma è “in attesa di indicazioni” ufficiali su come l’esecutivo intenda procedere. Fs aspetta e, per ora, punta sul silenzio totale nella partita più importante dell’anno.

Nessun commento, quindi, è arrivato per le indiscrezioni di stampa che vorrebbero la compagnia guidata da Gianfranco Battisti acquisire il 100% di Alitalia. Tutto tace anche da via XX Settembre, che dovrebbe partecipare (nel caso della conversione del debito in equity) ad un rilancio molto dispendioso dal punto di vista economico.

Il confronto tra l’azienda e i sindacati

In attesa che inizi la settimana clou, al ministero del Lavoro è iniziato il confronto tra sindacati e Alitalia per il rinnovo della procedura di cassa integrazione straordinaria, in scadenza il 31 ottobre. L’azienda ha chiesto la proroga della cassa, fino al 23 marzo 2019, per 1570 dipendenti (100 comandanti, 100 piloti, 420 naviganti di cabina e 950 dipendenti di terra). Ovviamente le sigle sindacali hanno chiesto di ridurre questo numero.

In attesa di un bilancio

“Abbiamo dichiarato che c’è la necessità di lavorare in modo più approfondito sui numeri. Prima di firmare dobbiamo fare un ragionamento su personale di terra e navigante”, spiegano dalla Filt Cgil nazionale. Il tavolo è aggiornato al 29 ottobre e sarà preceduto da due rendez-vous tecnici a Fiumicino. 

“Ora occorre dare il giusto peso al fatto che la Compagnia, grazie al lavoro dei Commissari e all’impegno e ai sacrifici di tutti i dipendenti, ha ricominciato a fare ricavi, e ha sensibilmente migliorato le performance: occorre dare la giusta valorizzazione al lavoro, aprendo un tavolo di valutazione delle criticità”, conclude il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome