Allarme sporcizia sui litorali campani

NAPOLI – Oltre 9 rifiuti di ogni genere per ogni metro lineare di arenile. L’ultimo monitoraggio di Legambiente sulle spiagge campane lancia un altro, l’ennesimo, campanello d’allarme su quanto gravemente inquinati siano i nostri litorali.
Quattordici le spiagge della nostra Regione analizzate, 13.256 i rifiuti censiti in un’area totale di 39.700 mq. Il calcolo che deriva da questi numeri è angosciante: abbiamo davanti una media di 947 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. Un grave sforamento della soglia di riferimento europeo per considerare una spiaggia in buono stato ambientale, ossia meno di 20 rifiuti spiaggiati ogni 100 metri lineari di costa.

A parlar chiaro sono anche i nuovi dati dell’indagine Beach Litter 2021, realizzata dai circoli locali di Legambiente e che l’associazione ambientalista lancia in vista del week-end del 14, 15 e 16 maggio di Spiagge e Fondali Puliti.

I rifiuti censiti da Legambiente sono di ogni forma e tipo, per lo più usa e getta, legati principalmente agli imballaggi, al consumo di cibo e ai rifiuti da fumo: dalle bottiglie ai contenitori e tappi di plastica, dai mozziconi di sigaretta ai calcinacci e ai frammenti di vetro, per arrivare a dischetti, guanti e mascherine. La plastica resta il materiale più trovato dei rifiuti spiaggiati. Su circa la metà delle spiagge campionate, la percentuale di plastica eguaglia o supera il 90% del totale dei rifiuti monitorati, mentre sul 71% dei lidi monitorati sono stati rinvenuti guanti usa e getta, mascherine o altri oggetti riconducibili all’emergenza sanitaria Covid-19. Rinvenuti anche quest’anno i dischetti utilizzati come biofilm carrier nei depuratori.

Di seguito le spiagge monitorate: in Terra di Lavoro, la foce del fiume Garigliano a Sessa Aurunca; nella provincia di Napoli, 2 spiagge a Napoli (Mappatella Beach e il litorale San Giovanni a Teduccio), l’Arenile Stabiese a Castellammare di Stabia, il lido delle Monachelle e la spiaggia di Lucrino a Pozzuoli, la spiaggia libera Licola a Giugliano in Campagna, la spiaggia Romana a Bacoli. Nel Salernitano, invece, la spiaggia presso la foce del fiume Tusciano a Battipaglia, l’area protetta Legambiente Eboli, la spiaggia libera a Pontecagnano Faiano e la spiaggia del Caterpillar a Salerno, la spiaggia dei Pioppi a Pollica, la spiaggia dell’oasi dunale Paestum a Capaccio Paestum e la spiaggia Mercatello a Salerno.

Quest’anno al primo posto nella top ten dei rifiuti spiaggiati, i mozziconi di sigarette che rappresentano il 15,6% dei rifiuti registrati seguiti dagli oggetti e i frammenti non identificabili di plastica (14,3%) e di polistirolo (12,4%). Seguono i tappi e coperchi in plastica (8,9%), i cotton fioc in plastica (7,5% dei rifiuti monitorati), simbolo per eccellenza di maladepurazione (spesso infatti vengono gettati nel wc). Al sesto posto troviamo le bottiglie e contenitori in plastica per bevande (4,9%), seguiti dagli oggetti e frammenti in plastica espansa (non polistirolo) (2,4%) e da pezzi di plastica di dimensioni maggiori di 50 cm (2,2%). Chiudono la top ten le stoviglie usa e getta in plastica (bicchieri, cannucce, posate e piatti di plastica) con il 2,2% e gli oggetti di vetro con l’1,9%. L’arenile con il maggior numero di rifiuti spiaggiati è quello di Castellammare di Stabia con 1.781 rifiuti pari al 13,4% del totale, seguito dalla spiaggia libera “presso foce” nel comune di Sessa Aurunca con 1.759 (13,3%) e dalla spiaggia di Lucrino, nel comune di Pozzuoli con 1.526 rifiuti ritrovati pari al 11,5% del totale. È la spiaggia di Pozzuoli quella con il più alto numero di mozziconi di sigaretta 1.119 seguita dalla spiaggia di Mercatello nel comune di Salerno con 526 mozziconi ritrovati.

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