Allegri stimola la Juve: “Derby scoglio più difficile, Cancelo si opera”

Diverse novità nel derby di Torino

Foto LaPresse - Tano Pecoraro In foto Massimiliano Allegri

Milano (LaPresse) – Una sorpresa in coda e una in principio. E’ una Juve a porte girevoli, per l’ennesima volta, quella che si affaccia al derby con il dente avvelenato dopo la brutta figura rimediata in Champions League a Berna. Cambierà molto Massimiliano Allegri rispetto alla partita con gli svizzeri, a cominciare dal portiere. “Nessuno me l’ha chiesto stavolta, ma gioca Perin”, la battuta con cui il tecnico si è congedato dai giornalisti in conferenza stampa, che si era aperta invece con gli aggiornamenti sul bollettino medico, una costante dell’ultimo periodo.

La novità di giornata riguarda Cancelo, che dovrà operarsi per un problema al menisco e tornerà dopo la sosta. Stessa sorte potrebbe toccare a Cuadrado, che “verrà valutato nei prossimi giorni” e per il quale potrebbe essere necessario “un interventino”. Ancora spazio quindi per De Sciglio sulla destra, con Alex Sandro dalla parte opposta. Per una emergenza sulla corsia destra che arriva ce n’è una a centrocampo che si chiude: Khedira rientra la prossima settimana, Emre Can è abile e arruolabile e potrebbe anche partire dal 1′. L’altro ballottaggio coinvolge Bernardeschi/Douglas Costa in fascia e Bonucci/Rugani al centro della difesa accanto a Chiellini, di ritorno dopo l’esclusione a scopo precauzionale di Berna.

Diverse novità nel derby di Torino

Tornerà anche Dybala, tra le poche note positive della trasferta elvetica, nel tridente completato da Mandzukic (“ha un motore diverso, si è riposato un mese e sta bene”) e dall’intoccabile Ronaldo. Che riposerà prossimamente, ma non contro il Toro. “Salterà una tra Roma, Atalanta e Sampdoria – ha rivelato l’allenatore toscano – Ci ho parlato, gli ho già detto che in una delle tre lo tengo fuori”.

Una scelta non casuale, dato che per Allegri quella contro il conterraneo Mazzarri (livornese come lui) è la sfida “più difficile” tra quelle che attende la Juve prima della sosta invernale. “Bisogna fare una partita anche di carattere, giochiamo a 72 ore dalla gara in Svizzera, oltre che la tecnica la squadra deve tirar fuori quello che ha dentro e anche quello che non ha, anche a costo di giocar meno bene”. Parole inconsuete per chi predica da sempre l’importanza del bel gioco. “Non è una trappola ma lo scoglio più difficile – ha ribadito – Dobbiamo passarla, poi le altre tre vanno di conseguenza”. In chiusura, un monito rivolto a tutti i protagonisti, dentro e fuori dal campo. “Deve essere una partita di calcio e non degenerare in una roba brutta – auspica Allegri – Altrimenti tutte le volte parliamo e poi ricadiamo negli stessi errori”.

Alberto Zanello

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