Altro che arancione, Halloween è green

Al bando i costumi confezionati: l’industria dell’abbigliamento è la seconda più inquinante. Riciclare le maschere, usare prodotti a chilometro zero per il buffet, evitare sprechi: i consigli per una festa sostenibile e rispettosa dell’ambiente

Chi l’ha detto che il colore di Halloween è l’arancione? Quest’anno, in concomitanza con l’ondata di ambientalismo che, finalmente, ha travolto il Pianeta, il ‘mood’ della festa degli spiriti e delle streghe è assolutamente ‘green’. Importando, come è già successo per la festa, anche ‘lo stile’ dai paesi anglosassoni, i movimenti ‘Fridays for future’ e ‘Teachers for future’ italiani stanno diffondendo il vademecum per festeggiare in modo ecologicamente sostenibile la notte del 31 ottobre.

Il consiglio numero uno è quello di non comprare costumi: l’industria dell’abbigliamento è la seconda al mondo per tasso di inquinamento. Secondo le Nazioni Unite produce il 10% delle emissioni di carbonio, molto di più di quanto non facciano i voli internazionali e le navi mercantili messi insieme. Quel tipo di vestiti, infatti, realizzato in poliestere, acrilico e nylon, scaricano ogni anno fino a mezzo milione di microplastiche nei fiumi e negli oceani. Come ci si può mascherare, allora, senza nuocere all’ambiente? Innanzitutto riutilizzare quello che abbiamo già in casa per creare i travestimenti, o prenderli in prestito da parenti e amici, oltre che prestare i nostri. Se abbiamo una buona manualità possiamo fare da noi i costumi con i tessuti che abbiamo in casa e, se proprio dobbiamo acquistarli, facciamolo pensando di dar loro una vita più lunga, passandoli ai fratelli o usandoli fino a che non diventeranno stracci. Le piccole azioni sembrano insignificanti ma contano molto, specie perchè servono da monito ai più piccoli.

Ma il costume non è tutto, in una festa di Halloween che si rispetti. Servono le decorazioni, e cosa usare se non elementi naturali come zucche e foglie secche? E cosa fare per la tradizionale Jack-o’-lantern? Il consiglio è quello di acquistarne degli esemplari dai produttori locali, approfittando così del chilometro zero e abbattendo, di conseguenza, i costi ambientali dovuti al trasporto. Le vecchie calze femminili, soprattutto quando smagliate,possono diventare ragnatele. Dipingendo il polistirolo da imballaggio, si potranno creare rocce, tombe e animaletti vari, un proposito che sarà certamente valido anche con il comune cartone. Dalla stoffa e dal feltro si possono ricreare piccole decorazioni, quali zucche e fantasmini, da abbellire con cotone di recupero, vecchi bottoni e molto altro ancora. E perché non recuperare i sacchi di arance e patate, per costruire reti, trappole o le sempreverdi ragnatele? L’atmosfera mostruosa del vostro Halloween party dipenderà anche dal cibo che preparerete. Dalle siringhe di Bloody Mary da bere in una sola iniezione a sanguinolenti cervelli di panna cotta con salsa di melograno o frutti rossi. E se siete in cerca di un evergreen, con i biscotti alla zucca si va sempre sul sicuro. Per non incappare in lamentele e richiami di qualche vicino insofferente, attenzione a rispettare la quiete altrui, specie se si vive in condominio. Una regola su tutte: occhio ai rumori. Anche se nel regolamento condominiale non dovessero esserci clausole con vincoli di orari oltre i quali i rumori non sono tollerati, nelle ore più tarde è consigliabile lo stop alla musica e ai toni di voce troppo alti. Per evitare problemi è comunque sempre meglio informare i vicini che si ha in programma una festa e, perché no, allargare l’invito anche a loro.

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