Ammazzò il marito violento con 12 coltellate: assolta per legittima difesa

La procura aveva chiesto per la donna una condanna a 16 anni

GENOVA – Assolta per legittima difesa. Aveva subito insulti e soprattutto violenze fisiche per molto tempo. Lo scorso anno, però, dopo l’ennesima lite sfociata in botte Alessia Mendes, ballerina brasiliana di 40 anni, aveva ucciso il marito Alessio Rossi.

La sentenza

Lo aveva fatto con 12 coltellate, in una reazione probabilmente disperata per lasciarsi alle spalle continue vessazioni. E questo è ciò che deve aver pensato anche il giudice che ha curato il suo caso. Quei dodici fendenti, infatti, secondo il magistrato sono da considerare legittima difesa. Visibilmente soddisfatto il legale della donna, soprattutto dopo che la procura aveva chiesto una condanna a 16 anni. Il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi ha sottolineato in ogni caso che la questione va ancora analizzata con attenzione.

La procura molto probabilmente impugnerà la decisione

Bisognerà infatti leggere la motivazione del provvedimento e non è escluso che possa esserci l’impugnazione della sentenza. Per capire ricorrano realmente gli estremi di una legittima difesa che, secondo legge, deve essere attuale. E sotto la lente d’ingrandimento ci sono proprio quelle 12 coltellate, un elemento che, secondo il procuratore stesso, deve essere valutato con attenzione. Quel che è certo è che il marito era stato già denunciato e indagato due volte per maltrattamenti e lesioni nei confronti della 40enne. La prima volta rinviato a giudizio, la seconda sottoposto a indagini ancora in corso.

Accadde tutto un anno fa

È dal 2017 che il ‘livello’ delle violenze si era alzato pericolosamente. Secondo la ricostruzione di quello che fu l’ultimo duro confronto tra i due, la donna quel giorno aveva impugnato un coltello da cucina colpendo più volte il marito. Il quale aveva anche provato a scappare, arrivando però soltanto fuori la porta per poi cadere a terra a causa di quelle profonde ferite. La donna si era così barricata in casa in evidente stato di choc, minacciando anche il suicidio. Solo l’intervento della polizia aveva evitato conseguenze ancor più drammatiche.

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