Anticorruzione, sospensione della prescrizione e Daspo a vita: ecco le misure

Il disegno di legge supera un altro step

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Roma (LaPresse) – Lo spazzacorrotti passa indenne l’esame del Senato, correggendo, come voluto dal Movimento 5Stelle, il piccolo inciampo della maggioranza alla Camera sul peculato. Un disegno di legge che vede tra le misure principali la sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, il daspo per i corrotti e obblighi più stringenti di rendicontazione per partiti, movimenti politici e fondazioni e associazioni a essi collegate. Ecco alcune misure contenute nel provvedimento che torna in terza lettura a Montecitorio:

PRESCRIZIONE. L’istituto della prescrizione viene sospeso dalla data di pronuncia della sentenza di primo grado (sia di condanna che di assoluzione). La norma, secondo l’accordo politico tra Lega e M5S, entrerà in vigore il primo gennaio 2020.

DASPO A VITA PER CORROTTI E CORRUTTORI. Incapacità a vita di contrattare con la pubblica amministrazione (norma indirizzata soprattutto a privati e imprenditori) e interdizione perpetua dai pubblici uffici per i pubblici ufficiali. Agli attuali reati di peculato, concussione, corruzione propria e corruzione in atti giudiziari sono aggiunti: la corruzione impropria, la corruzione propria aggravata, l’induzione indebita a dare o promettere utilità, la corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, la corruzione attiva; l’istigazione alla corruzione; i reati di corruzione nelle sue diverse forme commessi da membri della Corte penale internazionale, da organi e funzionari dell’Unione europea o di Stati esteri, il traffico di influenze illecite.

AGENTE SOTTO COPERTURA. Viene introdotta la figura dell’agente sotto copertura per il contrasto alla pubblica amministrazione come la corruzione. In queste vesti gli ufficiali di polizia giudiziaria non solo punibili se nello svolgimento del loro compito abbiano condotte che costituirebbero reato.

Il disegno di legge supera un altro step

INASPRIMENTO PENE. Nel disegno di legge vengono inasprite le pene per il reato di corruzione impropria che passano da uno a tre anni per le pene minime. E da sei a otto anni per le massime.Per l’appropriazione indebita invece è prevista la reclusione da due a cinque anni e la sanzione da 1.000 a 3.000 euro.

DONAZIONI AI PARTITI. Stretta sulle donazioni ai partiti e ai movimenti politici. Dovranno essere obbligatoriamente pubblicate on line i nomi di chi eroga contributi superiori nell’anno a 500 euro a partiti o movimenti politici, oltre a liste di candidati alla carica di sindaco partecipanti alle elezioni amministrative nei comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti. Le cooperative sociali, invece, non potranno finanziare i partiti.

TRASPARENZA ANCHE PER LE FONDAZIONI. Anche le fondazioni dovranno rispettare le regole di trasparenza e gli obblighi di rendicontazione se collegate a un partito e movimento politico.

I TROJAN PER LE INTERCETTAZIONI Via libera alle intercettazioni, tra presenti nelle abitazioni o in altri luoghi di privata dimora, grazie all’utilizzo dei trojan. Viene abrogata infatti la norma che ne limitava l’uso solo quando vi era motivo di ritenere in corso l’attività criminosa.

I trojan potranno essere utilizzati “su dispositivi elettronici portatili nei procedimenti per delitti contro la P.A. puniti con la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni”.

Donatella Di Nitto

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