Antisemitismo, Mattarella: “L’intolleranza e l’odio sono concreti”. Segre incontra Salvini

A quasi 90 anni, Liliana Segre si ritrova a essere 'accompagnata' da due carabinieri. Dopo aver passato la giovinezza chiusa nel campo di concentramento di Auschwitz, oggi vede, anche se con il fine di essere protetta, ancora una volta limitata la sua libertà.

Foto Paolo Giandotti/Ufficio Stampa Quirinale/LaPresse

ROMA – A quasi 90 anni, Liliana Segre si ritrova a essere ‘accompagnata’ da due carabinieri. Dopo aver passato la giovinezza chiusa nel campo di concentramento di Auschwitz, oggi vede, anche se con il fine di essere protetta, ancora una volta limitata la sua libertà. “Certamente non mi aspettavo la scorta”, confessa parlando intervistata da Rainews24. “Poi essendo una vecchietta…Io non l’ho mai chiesta e non pensavo mai che l’avrei avuta”.

L’incontro

Dopo giorni di polemiche, la senatrice a vita riceve in casa, nel pomeriggio, il leader della Lega, Matteo Salvini, che è arrivato accompagnato dalla figlia. Il parallelo che il capo del Carroccio ha fatto in settimana, paragonando le minacce ricevute a quelle subite dalla sopravvissuta all’Olocausto, non è piaciuto a molti. Ma oggi i toni di Salvini si ammorbidiscono: “Spero che Liliana Segre viva sotto scorta il minor tempo possibile, ma è grave che qualcuno pensi che ci siano minacce di morte di serie A e di serie B. Essere antisemiti nel 2019 è da ricovero immediato, da malati di mente. Non minimizzo niente. In Italia ci sono 300 scorte, 300 sconfitte per l’Italia perché la minaccia e l’odio non dovrebbero esistere”.

Le parole di Mattarella

Di lei e della necessità di assegnarle la scorta, parla poche ore prima il Capo dello Stato, Sergio Mattarella: “Se è necessario a una signora anziana che non ha mai fatto male alcuno, ma che il male lo ha subito da bambina in modo crudele come Liliana Segre di avere una scorta, vuol dire che questi interrogativi dei bambini, che chiedono solidarietà invece di odio, non sono astratti o retorici ma molto concreti” dice il capo dello Stato durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.

L’inquilino del Colle guarda ai bambini e al loro ‘modo’ di vedere il futuro: “I bambini chiedono solidarietà contro intolleranza, l’odio e la contrapposizione. Il mondo cambia con un ritmo sconvolgente, ma una cosa rimane costante, e cioè la condizione umana, la convivenza e il senso di responsabilità”.

L’intervento della Segre

Sulla commissione ‘anti-odio’, la cui istituzione è stata approvata dal Senato, Segre spiega: “Vedremo quale sarà il mio ruolo. Io non ho voluto la Commissione contro l’antisemitismo ma assolutamente contro l’odio e come tale vorrei fosse programmata e sentita”. Sopravvissuta alle violenze dei campi di sterminio e testimone della Shoah, non ha dubbi: “C’e’ un’atmosfera di odio, odio è una parola orribile. Una atmosfera di odio che ho vissuto nei fatti oltre che alla parole. Combatterlo, mi aspettavo, doveva avere il plauso di tutti. Pensavo che ci sarebbe stata una specie di gara a proporre cosa fare contro l’odio”.

L’intenzione

Da parte della Lega, un primo passo lo mette in campo il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, che annuncia la proposta di dare la cittadinanza onoraria a Segre. “In questo modo vogliamo onorare la storia personale della senatrice, simbolo delle immense sofferenze di un popolo che ha a Ferrara una rappresentanza forte e coesa” spiega Fabbri. “Mi auguro che questo metta fine ad ogni tensione e ad ogni strumentalizzazione, che altro non può fare se non nuocere alla coesione sociale che, in particolare su questo tema, ha sempre caratterizzato la nostra città – aggiunge – Questa volontà si concretizzerà con una risoluzione che verrà sottoposta lunedì prossimo in consiglio comunale”.


di Donatella Di Nitto

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