Antitrust, sanzione a Generali-UnipolSai: pratiche commerciali scorrette

inque milioni di euro di sanzione a UnipolSai e Generali per aver adottato, nella fase di liquidazione dei danni RC Auto, "una pratica commerciale scorretta in violazione del Codice del Consumo".

Gabriele Galateri di Genola, Presidente di Assicurazioni Generali (Foto Piero Cruciatti / LaPresse)

MILANO– Cinque milioni di euro di sanzione a UnipolSai e Generali per aver adottato, nella fase di liquidazione dei danni RC Auto, “una pratica commerciale scorretta in violazione del Codice del Consumo”. Questa la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, secondo cui la pratica commerciale delle due compagnie “è stata realizzata tramite condotte ingannevoli e aggressive”, capaci di “limitare considerevolmente la libertà di scelta o di comportamento del consumatore in relazione al risarcimento del sinistro”. Da qui la decisione della multa, il massimo consentito in casi come questo.

In primo luogo, afferma l’Antitrust, “le due società hanno attuato comportamenti dilatori, ostruzionistici e/o di ingiustificato rifiuto, in relazione all’esercizio del diritto del danneggiato di accesso al fascicolo del sinistro”. Le compagnie avrebbero inoltre risposto in ritardo, rispetto ai termini fissati dalla normativa di settore, “a numerose istanze di accesso agli atti”.

Inoltre, secondo l’Antitrust, “al momento di decidere l’ammontare del rimborso le società non fornivano informazioni rilevanti relative alla sua determinazione o alle motivazioni di rifiuto di risarcimento”. Secondo l’Autorità, “si tratta di carenze idonee ad indurre i destinatari ad accogliere l’offerta risarcitoria o a respingerla senza le informazioni necessarie per contrapporsi”.

Non si è fatta attendere la risposta di Generali Italia, che dopo aver affermato di prestare sempre “massima attenzione al rispetto delle norme in ogni fase del processo di liquidazione dei sinistri”, ha annunciato l’intenzione di impugnare il procedimento. “Riteniamo infondati gli addebiti che ci vengono imputati”, afferma infatti Generali Italia, riservandosi inoltre “di tutelare la reputazione aziendale in tutte le opportune sedi giudiziarie”.

Eppure, per le associazioni dei consumatori, la sanzione non è solo corretta, ma anche inferiore a quanto sarebbe stato auspicabile. “La sanzione è decisamente insufficiente. E’ evidente che questo è uno di quei casi dove si capisce che il legislatore deve togliere l’assurdo tetto di 5 milioni di euro alle sanzioni dell’Antitrust”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori. Si tratta di una multa “inadeguata e irrisoria, che non farà nemmeno il solletico ai due big delle assicurazioni italiane”, aggiunge da parte sua il Codacons.

Di Michele Mastandrea

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