Atalanta, Gasperini: “Una vittoria che ci dà un’altra dimensione”

Il trionfo permette ai bergamaschi di occupare il quarto posto insieme al Milan

Foto LaPresse / Moro Francesco

MILANO – “Una grandissima vittoria, perché abbiamo giocato contro una squadra che non era in vacanza. Una squadra seconda in classifica, che ha giocato un’ottima gara. Noi abbiamo rischiato ma poi siamo venuti fuori alla distanza. L’ultima mezzora è stata entusiasmante. Siamo venuti cercando la vittoria. Questa è una vittoria che ci dà tutta un’altra dimensione”.

Lo ha detto l’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, dopo la vittoria per 1-2 a Napoli. “Non era facile – ha sottolineato – tutt’altro. C’è stato un salvataggio di Masiello e per due centimetri la palla non è entrata. La partita poteva avere anche un altro andamento, ma globalmente, nei 90 minuti, abbiamo sofferto, abbiamo cambiato la gara e poi abbiamo avuto davvero tante occasioni nell’ultima mezzora. Usciamo con una vittoria difficile, ma non abbiamo rubato niente di sicuro e direi che è una vittoria grandissima per noi, che ci dà tutta un’altra dimensione”, ha concluso il tecnico dei nerazzurri, che balzano al quarto posto con 56 punti.

Il trionfo permette ai bergamaschi di occupare il quarto posto insieme al Milan


E’ una Pasquetta dolcissima per l’Atalanta. Nella volata Champions il balzo più importante arriva in coda alla 33/a giornata di Serie A, perché i ragazzi di Gasperini superano 2-1 in rimonta il Napoli al San Paolo e agganciano il Milan al quarto posto. I campani giocano meglio per un’ora ma non capitalizzano il vantaggio di Mertens, così nell’ultima mezzora gli orobici vengono fuori – trascinati da uno straripante Ilicic, buttato nella mischia nella ripresa – e confezionano il sorpasso con il solito Zapata e il tuttofare Pasalic, che risolve la contesa a dieci minuti dalla fine e proietta in orbita la ‘Dea’, che si presenta così nel migliore dei modi alla semifinale di ritorno di Coppa Italia.

Per gli azzurri è una sconfitta amara, non tanto per la classifica (l’Inter resta lontana) ma per quanto fatto vedere, soprattutto nel primo tempo. E che apre scenari impensabili sul futuro di Lorenzo Insigne, rimasto seduto per tutti i novanta minuti, senza neanche scaldarsi (Ancelotti gli ha preferito Younes e Verdi) e ha assistito impotente alla disfatta dei suoi compagni.

(LaPresse)

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