Autonomia, A. Fontana: “Conte mi aveva rassicurato, ma è il Governo della restaurazione”

Le parole del governatore della Lombardia

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati In foto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana

MILANO – “Ho letto le premesse al testo. Sono fatte apposta per toglierci ogni possibile autonomia su istruzione e scuola. Elimina anche la norma che ci consentirebbe di trattenere in Lombardia risparmi fatti con l’efficientamento dei servizi. Non ci sono le condizioni per poter sottoscrivere un accordo che nasce in maniera distorta. Nasce come se noi volessimo truffare lo Stato o il Sud”. Così in un’intervista al Corriere della Sera il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, spiega le ragioni della sua decisione di non firmare l’accordo, se non ci saranno modifiche sostanziali. “Noi crediamo – spiega Fontana – che la riforma sia una grande opportunità per il Sud. Sono indignato con chi ha voluto creare una contrapposizione tra Nord e Sud perché non solo è in malafede ma è il più grosso nemico del Sud”.

Fontana non nasconde l’amarezza: “La settimana scorsa ho avuto un colloquio di un’ora con il premier Conte che mi aveva rassicurato sul fatto che ci fosse la volontà di arrivare a una soluzione. Così non è stato. Alla fine ha fatto la sua scelta che è quella di stare dalla parte delle corporazioni sindacali e non dalla parte del futuro dei ragazzi. A questo punto non ci dica più che è il governo del cambiamento. Questo è il governo della più bieca restaurazione. Abbiamo contro i rappresentanti del vecchio, dell’assistenzialismo, di chi non vuole cambiare niente, di una vecchia repubblica, di una vecchia politica che difende i suoi orticelli e piccoli centri di potere e che cerca di recuperare qualche voto sparando cazzate”.

(LaPresse)

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