Aversa. Assise, una donna presidente: Motti

Romano rischia di restare isolato dopo l’incontro con la minoranza. In lizza c’è anche Dello Iacono

AVERSA – Eleggere una donna come presidente del Consiglio. Un chiaro e radicale segnale di cambiamento dei partiti in queste giornate di trattative. Un presidente donna sarebbe un forte segnale della maggioranza all’opposizione consiliare per dare inizio a questo cambiamento. La donna che costituisce l’anello di congiunzione, il trait d’union, tra la coalizione a sostegno del sindaco Alfonso Golia e l’opposizione consiliare capeggiata da Alfonso Oliva: Luisa Motti o Imma Dello Iacono. Il consigliere indipendente o l’esponente di “Italia Viva” con l’elezione a leader dell’assemblea cittadina potrebbero ridurre i conflitti. E, al medesimo tempo, offre un modo per reagire alla crisi all’interno della maggioranza che viene, appunto, spesso animata dall’ex grillino e oggi all’ombra del movimento “Insieme per il Futuro” Roberto Romano. Quattro giorni per decidere. Quattro giorni per immaginare un presidente del Consiglio donna (in Aula il 9 e 10 dicembre). Quattro giorni per scegliere se portare a compimento la consiliatura oppure tornare al voto mentre l’amministrazione Golia sta disegnando il futuro della città e sta lavorando a risanare i debiti contabili che ha ereditato. Il sindaco ha disegnato un percorso politico per la crisi nata dalle pulsioni del consigliere Romano. Se fosse vero che l’ex grillino abbia detto all’opposizione “adesso abbiamo noi il boccino in mano” per l’elezione del presidente del Consiglio, dopo il mancato quorum in Aula per eleggere Marco Girone, vuol dire che Romano e la minoranza sono preda alla sindrome della strega. Se Romano ha dato fuoco alle polveri presentando una richiesta di essere eletto presidente con i voti dell’opposizione per contribuire a picconare la stabilità dell’amministrazione Golia: la maggioranza potrebbe votare una donna alla presidenza e poi iniziare una verifica di maggioranza e con la redistribuzione di posti, con la promessa di chiamare tutti gli alleati di governo in una stessa stanza per mettere progetti, idee, alleanze sul tavolo e con il grido rivolto al consigliere Romano: “Noi non temiamo le elezioni”. La via scelta dal sindaco Alfonso Golia indica chiaramente che non ci sono alternative: “Basta trattative, è il tempo delle scelte”. Alle parole del sindaco l’opposizione consiliare non ci sta: “Apprendiamo per l’ennesima volta da ‘Cronache’ che la maggioranza avrebbe proposto alla minoranza la presidenza del Consiglio. Innanzitutto è opportuno precisare che nessuna proposta ufficiale è mai pervenuta a noi: il sindaco avrebbe dovuto riunirci e chiederlo ufficialmente ma ciò non è mai accaduto. Riteniamo ad oggi, comunque, irricevibile (ove dovesse arrivare) tale proposta perché ultratardiva e finalizzata a protrarre l’agonia di una maggioranza che tale non è più. Cogliamo l’occasione per chiedere al collega consigliere girone di ritirare la propria candidatura anche perché non condivisa con tutti i gruppi di maggioranza che, come accaduto all’ultimo consiglio comunale, l’ha palesemente bocciata sul nascere”.
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