Battisti, la soddisfazione di Salvini: “Grazie Bolsonaro, è finita la pacchia”

Il leader della Lega entusiasta della cattura

Foto Palazzo Chigi / Filippo Attili / LaPresse in foto Matteo Salvini

Roma – “Ringrazio per il grande lavoro le Forze dell’Ordine italiane e straniere, la Polizia di Stato, l’Interpol, l’AISE e tutti coloro che hanno lavorato per la cattura di Cesare Battisti, un delinquente che non merita una comoda vita in spiaggia, ma di finire i suoi giorni in galera. Grazie di cuore al presidente Jair Bolsonaro e al nuovo governo brasiliano per il mutato clima politico che, insieme a un positivo scenario internazionale dove l’Italia è tornata protagonista, hanno permesso questo successo atteso da anni, grazie alle Autorità boliviane e alla collaborazione di altri Paesi amici. E’ finita la pacchia”. Così il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini.

“Il mio primo pensiero – aggiunge – va oggi ai famigliari delle vittime di questo assassino, che per troppo tempo si è goduto una vita che ha vigliaccamente tolto ad altri, coccolato dalle sinistre di mezzo mondo. È finita la pacchia. #dalleparoleaifatti”.

Il ministro Bonafede soddisfatto che Battisti sconterà la pena in Italia

“Battisti in Italia dovrà scontare la sua pena: chi sbaglia deve pagare e anche Battisti pagherà- assicura il ministro Bonafede -. Il tempo trascorso non ha lenito le ferite che Battisti ha lasciato nelle famiglie delle sue vittime e nel popolo italiano, così come non ha fatto diminuire il desiderio umano e istituzionale di ottenere giustizia. Ringrazio le autorità italiane e brasiliane. Ringrazio l’Interpol, per l’impegno senza sosta e il tempismo col quale ha agito. E ringrazio anche le autorità boliviane. Ma un ringraziamento particolare, permettetemelo, va a tutti coloro che al Ministero della Giustizia hanno inseguito questo risultato dal lontano 1993.

Tra Francia, Messico e Brasile, non è mai stata abbassata la guardia, non ci si è mai arresi di fronte alle difficoltà, anche quando tutto sembrava perduto. Anche in questi ultimi mesi, i contatti col Brasile sono stati costanti. La perseveranza è la madre del successo. Il Ministero che ho l’onore di rappresentare è fatto di donne e uomini inarrestabili che ogni giorno lavorano per il buon funzionamento della giustizia.

(LaPresse)

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