Bergamo, narcotizzato per rapina muore imprenditore: 4 arresti

Rapina finita in tragedia o omicidio premeditato con l'obiettivo di trafugare un bottino da poche migliaia di euro.

Foto LaPresse - Andrea Campanelli

Rapina finita in tragedia o omicidio premeditato con l’obiettivo di trafugare un bottino da poche migliaia di euro. È un ‘giallo’ la morte di Angelo Bonomelli, 80 anni, imprenditore di Trescore Balneario (BG), ‘re’ in Bergamasca degli impianti termali e curativi, trovato cadavere sui sedili del suo Suv in un parcheggio pubblico di Entratico. Di lui la famiglia non ha alcuna notizia dalla notte fra il 7 l’8 novembre, quando il figlio si reca dai carabinieri della stazione Bergamo Principale a denunciarne la scomparsa dopo il mancato rientro a casa. Le ricerche avviate nell’immediato e la mattina successiva il ritrovamento del corpo. I militari della Compagnia di Bergamo hanno arrestato 4 persone accusate di omicidio e rapina in concorso. Sono state portate in carcere in attesa di essere sentiti dal gip entro sabato.

Con loro Bonomelli ha avuto un appuntamento nel pomeriggio di lunedì. ‘Affari’, pare, con un 33enne incaricato di rilanciare le pagine social delle terme di sua proprietà a Sant’Omobono Terme (Bg), storico 4 stelle in valle Imagna ospitato in una villa liberty. Seduti a un tavolino del bar Sintony di via Kennedy a Entratico, i due vengono raggiunti da altre tre persone: un 68enne e due giovani disoccupati di 23 e 24 anni, tra cui una donna, tutti italiani e residenti in provincia, noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Qualcuno versa delle gocce nel bicchiere dell’imprenditore. Antidepressivi – forse -, narcolettici. Solo l’autopsia sul corpo potrà chiarire quale fosse il composto. L’80enne si accascia e viene caricato di peso a bordo dell’auto, parcheggiata a breve distanza. Dal bar e vie circostanti nessuno nota nulla di strano. Forse nessuno vede, forse si pensa a una compagnia in cui si è alzato troppo il gomito. Due dei giovani spostano il mezzo nel parcheggio pubblico dove la mattina verrà ritrovato il cadavere, seguiti a breve distanza dai complici a bordo di un’utilitaria. Sistemano indisturbati il corpo della vittima sul sedile del conducente.

Nessun segno di violenza o lesioni, ricontreranno gli investigatori dell’Arma nelle ore successive che per vengono attirati dall’assenza del cellulare, portafogli svuotato e sopratutto la mancanza dell’orologio d’oro dal quale, secondo quanto riferito dalla famiglia, non si separava mai. Un ‘bottino’ da 2mila euro circa. I militari individuano i 4 e fanno irruzione nelle loro abitazioni. Uno degli indagati viene trovato in possesso del telefono trafugato. In un ‘Compro Oro’ di Bergamo viene recuperata la ‘cassa’ dell’orologio. Scattano le manette mentre i 4 devono ancora fornire la loro versione agli inquirenti bergamaschi guidati dal Procuratore Angelo Chiappani. Il fascicolo è stato assegnato al sostituto procuratore Chiara Monzio Compagnoni. La salma di Bonomelli è stata trasportata presso l’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti di medicina legale.

Di Francesco Floris

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