Biella, detenuto sputa all’agente e devasta la cella: l’appello di Beneduci alle istituzioni

Il segretario generale dell'Osapp chiede provvedimenti immediati

Foto Piero Cruciatti / LaPresse

MILANO (LaPresse) – Un detenuto romeno nel reparto isolamento del vecchio padiglione detentivo del carcere di Biella ha dato in escandescenze. E quando l’agente di servizio gli ha chiesto cosa fosse successo gli ha sputato in faccia. E gli ha lanciato contro una bottiglia. L’agente è stato soccorso. E ha dovuto poi lasciare il servizio per gli accertamenti diagnostici e di laboratorio al reparto infettivo dell’ospedale di Biella.

Leo Beneduci denuncia le condizioni degli istituti penitenziari

A dare la notizia è il segretario generale dell’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria), Leo Beneduci. “Siamo alle solite a Biella – sottolinea -, quello che lascia allibiti è che nessuno dell’amministrazione penitenziaria si sia reso conto quanto sia a rischio. Non solo per il personale ma anche per i detenuti l’attuale situazione dell’istituto di Biella. Altrettanta meraviglia desta il fatto che dei vertici dell’amministrazione penitenziaria, a partire dal Dap fino al Provveditore regionale, abbiano posto in qualche modo in dubbio l’operato della direttrice. Che, ad avviso nostro, ha fatto il suo tempo”.

Il caso di Biella e l’appello alle istituzioni

“A parte i problemi del personale – aggiunge Beneduci -, costretto ad affrontare a mani nude dei veri e propri forsennati, esiste il reale problema della collettività esterna al carcere che si vedrà rilasciare al proprio interno soggetti completamente peggiorati dall’attuale sistema penitenziario. Chiediamo che al carcere di Biella, il guardasigilli Bonafede e il capo del Dap, Francesco Basentini, dispongano urgentissimi accertamenti ispettivi non più procrastinabili in considerazione del fatto che l’istituto è oramai in balia dei detenuti e dei numerosi eventi critici che lo caratterizzano in Piemonte, un vero e proprio colabrodo”.

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