Bielorussia, Lukashenko: “Repressione di dissenso? Niente di cui scusarmi”

"Non è una domanda rilevante, e in linea di principio non ho niente di cui scusarmi".

MILANO – “Non è una domanda rilevante, e in linea di principio non ho niente di cui scusarmi”. Così il leader autoritario della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha risposto in un’intervista a Cnn a una domanda sulla repressione del dissenso nel suo Paese, a seguito delle contestate elezioni del 2020 con cui ha mantenuto il potere che detiene dal 1994. Cnn ha citato rapporti di Human Rights Watch e Amnesty International a proposito di detenuti con ossa rotte e ustionati, o costretti a giacere nudi a terra mentre venivano aggrediti.  Lukashenko ha risposto: “Non abbiamo un solo centro di detenzione, come dite, come Guantanamo, o basi come quelle che gli Stati Uniti e il vostro Paese hanno creato nell’Europa orientale… per quanto riguarda i nostri centri di detenzione, dove teniamo gli accusati o gli indagati, non sono peggiori che nel Regno Unito o negli Stati Uniti. Ve lo garantisco”.

LaPresse

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