Bilancio, la minoranza invoca fondi per le case popolari e le Municipalità

Gaetano Simeone

NAPOLI – L’opposizione si prepara a controbattere alla maggioranza sul bilancio nella seduta di Consiglio del 30 maggio. E c’è attesa per verificare se ci sarà qualche “mal di pancia” nella coalizione di governo, come in altre occasioni. “Già nella fase di approvazione del Documento unico di programmazione – spiega Salvatore Guangi, componente di minoranza della commissione Finanze in quota Forza Italia – siamo stati critici, perché lo riteniamo un libro dei sogni, come al solito irrealizzabile Su questo bilancio ci aspettiamo risorse importanti per le Municipalità: auspichiamo un decentramento vero, non a chiacchiere”.

Gli immobili comunali

Importanti anche i fondi per la manutenzione degli immobili di proprietà comunale: “E’ un tema che portiamo avanti da diversi anni e oggi ancora di più, alla luce dei tanti mancati interventi. Bisogna evitare la corsa a chi arriva primo: i fondi sono pochi e chi ha più santi in paradiso ottiene gli interventi per la manutenzione. Questa è una cosa squallidissima, non esistono cittadini serie B”. Servono anche stanziamenti maggiori per le strutture sportive “che aspettano da anni interventi di ripristino, come il campo di calcio a Marianella”.
Va migliorata la manutenzione stradale che “è scadente: aggiustiamo le strade solo quando passa il Giro d’Italia”. Sulla riscossione dei tributi affidata a una società esterna “siamo molto critici: è una grossa iattura per i cittadini, soprattutto le classi sociali più deboli. Si poteva attendere prima di dare mandato alla società”.

Riscontri per le entrate

Dalla riscossione esterna, nota il componente di maggioranza della commissione Nino Simeone (gruppo misto), “ci aspettiamo riscontri importanti per le entrate”. Occhio anche alla riorganizzazione delle società partecipate: “Speriamo di contingentare i costi e aumentare la qualità dei servizi. Avere singole partecipate che si autogestiscono è uno spreco di soldi e abbiamo dato mandato al sindaco e all’assessore Pierpaolo Baretta per trovare un’idea più condivisa possibile”. La condivisione, avverte però Simeone, non è indispensabile: “Anche se non siamo tutti d’accordo, si va avanti lo stesso e non si accettano diktat”.

Le ricadute

Il vero problema, aggiunge il consigliere, è quello di approvare un bilancio “che avrà anche ricadute negative sulle famiglie”, a cominciare dall’aumento della Tari. “Sapevamo, fin dall’approvazione del Patto per Napoli, che sarebbe andata così, ma dobbiamo fare adesso altri sacrifici per poter avere ricadute positive in futuro, speriamo nell’arco dell’anno successivo”. In tema di bilanci, conclude Simeone, “le pretese non esistono: in Consiglio tutti dovranno prendersi le loro responsabilità. Qualche consigliere di maggioranza non ha votato qualche bilancio e starò attento a verificare altri casi del genere”.
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