Bimbo morto nel frusinate, in manette anche il padre

Due giorni fa l'arresto della mamma del piccolo

Strage a Frosinone
Foto LaPresse - Gabriele Moroni

FROSINONE – Stessa accusa, stesso orrore. La storia del piccolo Gabriel, il bimbo di due anni morto per strangolamento, potrebbe essere arrivata ad una svolta. Dopo la mamma, infatti, con l’accusa di omicidio è stato arrestato anche il padre del piccolo, Nicola Feroleto. Una tragedia che si arricchisce dunque di particolari agghiaccianti quella avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 17 aprile in località Volla a Piedimonte San Germano. Le forze dell’ordine avevano fermato pochi giorni fa la madre, Donatella Di Bona, di 28 anni.

Il comunicato dei carabinieri sull’arresto del padre del bimbo

Ora, dopo serrate indagini svolte da carabinieri e procura, un nuovo passo in avanti verso la verità. Una verità che diventa sempre più sconcertante e che risulta via via difficile da comprendere. Pur essendo ormai piuttosto chiara agli occhi degli inquirenti che hanno emanato la scorsa notte una nota esplicativa delle indagini: “A seguito di incessante attività investigativa – si legge nel documento – gli inquirenti eseguivano il fermo disposto dal PM, che condivideva interamente il probante quadro accusatorio delineato nei confronti di Nicola Feroleto nato a Sant’Ambrogio sul Garigliano e residente a Villa Santa Lucia per l’omicidio del figlio Gabriel di 2 anni perpetrato in concorso con la madre del piccolo Donatella Di Bona sottoposta anch’essa ieri mattina a fermo”. Il quadro generale, rispetto alle iniziali dichiarazioni della donna, è dunque mutato radicalmente.

Il vano tentativo di sviare le indagini

La 28enne aveva infatti raccontato ai carabinieri che il piccolo era stato ucciso da un’auto pirata sparita poi nel nulla. Successivamente le indagini dei militari dell’Arma erano arrivate alla la verità. Mentre passeggiava con la madre, infatti, il piccolo avrebbe iniziato a piangere chiedendo di dirle tornare dalla nonna. Un pianto incessante che la donna aveva ‘bloccato’ prima chiudendogli con una mano la bocca e poi stringendogli con l’altra il collo. Fino a strozzarlo. Vano il tentativo di sviare le indagini: entrambi i genitori, a distanza di 48 ore l’uno dall’altra, sono stati arrestati.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome