Birmania, iniziato rilascio 2.300 detenuti, anche politici e giornalisti

Il governo della Birmania ha iniziato il rilascio di oltre 2.300 detenuti, tra cui prigionieri politici e giornalisti.

BANGKOK – Il governo della Birmania ha iniziato il rilascio di oltre 2.300 detenuti, tra cui prigionieri politici e giornalisti. Rilasciati anche attivisti che erano stati arrestati per aver protestato contro il golpe militare di febbraio e giornalisti che hanno coperto le proteste, hanno annunciato i funzionari. Pullman hanno portato i prigionieri fuori dal carcere di Insein a Rangoon, dove amici e familiari li aspettavano fin dal mattino. Zaw Zaw, capo del dipartimento carcerario della regione di Rangoon, ha confermato che più di 720 persone sono state rilasciate dalla prigione, per decenni principale struttura per rinchiudere i prigionieri politici. Sembra che non tutti gli attivisti e i giornalisti siano stati liberati. Il vice ministro dell’Informazione Maj-Gen Zaw Min Tun aveva affermato in precedenza che circa 2.300 prigionieri sarebbero stati rilasciati a livello nazionale, sescrivendoli come “quelli che hanno preso parte alle proteste ma non alle violenze, che non hanno commesso crimini e non hanno guidato le rivolte”. L’Associazione di assistenza ai prigionieri politici ha dichiarato ieri che 5.224 persone erano in stato di detenzione in relazione alle proteste contro il colpo di stato.

LaPresse

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