Mediaset difende la scelta dell’Olanda e lancia la fusione in Spagna

Al centro dell'attenzione anche il capitolo fusioni. E se quella con Mediaset Espana rientra tra le possibilità anche se non immediate "perché industrialmente ha senso", appare in salita l'acquisizione del canale televisivo francese M6

ROMA – La scelta di spostare la sede legale in Olanda rientra pienamente nel piano di rafforzamento della strategia europea. All’indomani dell’approvazione dei risultati 2020 e della proposta da portare in assemblea il trasferimento della sede legale ad Amsterdam, il direttore finanziario di Mediaset Marco Giordani, illustrando agli analisti i conti, difende la scelta e apre la porta a una futuribile fusione tra attività italiane e spagnole del gruppo. Scenari apprezzati anche dagli investitori con il titolo del Biscione che scatta in Borsa già in apertura, mantiene guadagni sopra il 3% nel corso della giornata per chiudere in rialzo dell’1,27% a 2,39 euro.

Il progetto di fusione

Sullo sfondo si apre anche la possibilità che dopo l’assemblea del 23 giugno la capogruppo possa cambiare nome. La questione verrà sottoposta al voto dell’assemblea. Mentre fonti sottolineano che “il progetto è sempre lo stesso, cioé quello di MediaForEurope senza la fusione con la Spagna in questo caso”.

Spiega invece Giordani: “La scelta di trasferire la sede legale in Olanda rappresenta la volontà di rafforzare la nostra strategia europea”, visto che tra le priorità spicca l’obiettivo “di rimanere rilevanti sul mercato europeo dei media e l’Olanda rappresenta il miglior posto dove operare”. Ma il cambio di sede e soprattutto l’abolizione del voto maggiorato su cui si dovrà esprimere l’assemblea dovrà contribuire a “ridurre al massimo la possibilità di contenziosi”, ha spiegato Giordani durante la call con gli analisti. Proprio per questo il trasferimento della sede in Olanda “dovrà avvenire nel modo più neutrale possibile”.

Al centro dell’attenzione anche il capitolo fusioni. E se quella con Mediaset Espana rientra tra le possibilità anche se non immediate “perché industrialmente ha senso”, appare in salita l’acquisizione del canale televisivo francese M6. “Non credo ci siano molte possibilità in quanto preferiscono una soluzione francese”, ha ribadito Giordani.

Le decisioni del cda

Tornando alle decisioni di ieri, il Cda oltre ad approvare i risultati, ha scelto di convocare nei prossimi mesi l’assemblea per una doppia decisione. Il 27 maggio verrà convocata l’assemblea straordinaria per l’abrogazione della maggiorazione del voto, con la modifica dell’articolo 7 dello Statuto sociale. Al fine di evitare ulteriori contenziosi e auspicabilmente ristabilire un dialogo costruttivo con tutti gli azionisti, ha spiegato il gruppo di Cologno Monzese.

Il 23 giugno invece l’assemblea straordinaria dovrà decidere sul trasferimento della sede legale di Mediaset ad Amsterdam, in Olanda. A seguito del trasferimento le azioni rimarranno però quotate su Borsa Italiana. In Italia rimarrà anche la sede effettiva nonché la residenza fiscale della società. Non è quindi previsto alcun cambiamento in ordine al pagamento in Italia di imposte dirette e indirette. Anche tutte le attività operative di Mediaset continueranno a essere svolte nelle abituali sedi. La mossa è stata spiegata come una operazione per acquisire maggiore internazionalità. E “raccogliere capitali e risorse finanziarie necessarie per sostenere lo sviluppo di nuovi progetti di business e per agevolare operazioni di integrazione con nuovi partner”.

(AWE/LaPresse/di Paolo Tavella)

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