Borsa: listini corrono su ritirata petrolio, Milano +1,51%. Brilla Enel

Giovedì avanti tutta per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha chiuso con +1,51% a un passo da quota 26 mila (25.992 punti).

Foto Miguel Medina / AFP in foto Francesco Starace

MILANO – Giovedì avanti tutta per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha chiuso con +1,51% a un passo da quota 26 mila (25.992 punti). Dopo le incertezze della vigilia dettate dai timori di stagflazione fomentati dalle fiammate dei prezzi di petrolio e gas, sui mercati già ieri sera è tornato il sereno in virtù proprio del ritracciamento dei prezzi di petrolio e gas.

I prezzi dell’oro nero si allontanano dai massimi testati negli ultimi giorni, e scendono per la seconda sessione consecutiva, dopo la pubblicazione dei dati sulle scorte americane. L’agenzia Aie ha reso noto che le scorte Usa di petrolio crude sono salite la scorsa settimana di 2,3 milioni di barili, rispetto alla flessione di 418.000 barili attesa. In crescita anche le scorte di benzina, mentre quelle di distillati hanno segnato un lieve ribasso. I futures sul Wti arretrano di oltre l’1,3% a 76,4 dollari al barile, mentre il Brent fa -0,88% a 80,37 dollari.

L’ottimismo contagia i listini del Vecchio Continente: l’indice Cac40 di Parigi che guadagna l’1,65% a 6.600,19 punti, il Ftse100 di Londra csale dell’1,17% a 7.078,04 punti, il Dax di Francoforte segna un rialzo dell’1,85% a 15.250,86 punti e l’Ibex di Madrid termina gli scambi avanzando del 2,04% a 8.954,3 punti.

Inoltre a sostenere gli scambi ha contribuito la speranza di un compromesso temporaneo a Washington per scongiurare il rischio di default degli Stati Uniti. I Democratici si sono detti favorevoli ad accettare un’offerta repubblicana di sospendere il tetto del debito fino a dicembre.

Tra le blue chip milanesi spicca oggi il rialzo di Enel che segna +2,6% in area 6,9 euro. L’utility guidata da Francesco Starace ha sfruttato l’assist dalla Spagna con il Ministero della Transizione Ecologica che sarebbe pronto a sospendere o modificare il meccanismo che riduce le entrate ricevute dai produttori di energia idroelettrica, nucleare e alcune rinnovabili in relazione ai prezzi del gas. Il quotidiano Cinco Dias ha affermato che il vice primo ministro Teresa Ribera incontrerà da oggi dirigenti delle maggiori utility.

Bene anche le altre utility di Piazza Affari (+0,83% Hera, +1,0,3% Terna) che si giovano anche della discesa dei rendimenti dei titoli di Stato. In prima fila oggi Stellantis con un balzo del 3,8% a 16,57 euro. Bene anche Prysmian con +2% circa dopo l’annuncio di investimenti da 100 milioni di dollari negli Usa per potenziare capacità produzione cavi energia.Tra le banche rialzo dell’1,41% per Intesa Sanpaolo.

In forma anche Nexi, Moncler, Inwit, Interpump e Banca Generali, tutte con rialzi superiori al 2 per cento. In affano invece i titoli oil complice il ritracciamento del petrolio. Saipem la peggiore con -1,52%. Calo più moderato per Eni (-0,67%) che ha anunciato nel pomeriggio l’avvio dell’iter per la quotazione del business che integra retail gas&power e rinnovabili. Eni ha valutato l’Ipo come la migliore soluzione per valorizzare il business e punta a completare l’operazione nel corso del 2022, in base alle condizioni di mercato. Eni manterrà la partecipazione di maggioranza nella nuova società quotata.

LaPresse

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