Borsa, Milano chiude debole: bene Fca, Pirelli, Saipem e Terna

Milano – Piazza Affari cede alle vendite dopo 5 sedute consecutive in rialzo. L’indice Ftse Mib ha chiuso debole, in flessione dello 0,06% a quota 19.290 punti dopo che nelle precedenti 5 sedute era salito di oltre il 5%. Se da un lato l’asta Btp ha confermato il forte calo dei tassi e una domanda sostenuta per i Btp, l’Istat ha diffuso preoccupanti dati sulla produzione industriale (-2,6% annuo, peggior calo dal 2014) che rafforzano i timori che l’Italia vada verso la recessione, con stime del governo su Pil 2018 ormai quasi impossibili da centrare. La prima lettura sul Pil del quarto trimestre arriverà a fine mese e un segno meno su base trimestrale, abbinato a quello già registrato nel terzo trimestre, porterebbe il paese in recessione tecnica.

Fca è la maglia rosa del listino principale e balza del 2,5% a 14,226 euro, dopo il rialzo dell’outlook dei profitti da parte di Gm. Bene anche anche Saipem (+0,83% a 3,773 euro) con JPMorgan che ha alzato rating a overweight.

Dopo due settimane Piazza Affari in flessione

Oltre +1% (+1,03% a 6,06 euro) per Pirelli dopo il Buy arrivato da Ubs che vede utili in rialzo a doppia cifra nel 2019. Ha limitato i cali Ferragamo (-0,78%) finita sotto la lente d´ingrandimento di Credit Suisse. Gli analisti hanno tagliato la raccomandazione sul gruppo del lusso toscano a underperform dal precedente neutral, con un target price che scivola a 14 da 21 euro. Secondo il broker svizzero il 2019 potrebbe essere un altro anno di transizione per Ferragamo. Tra i peggiori Ubi e Banco Bpm con cali nell’ordine del 3%.

Terna chiude a 5,298 euro (+0,38%), vicina ai massimi storici: il mercato ha apprezzato la riapertura da 250 milioni di euro del green bond, avvenuta ieri, che ha fatto registrare lo yield più basso ottenuto da un corporate italiano per emissioni a tasso fisso degli ultimi 12 mesi.

(LaPresse/Finanza.com)

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